Un esercito di imprese zombie minaccia l’economia tedesca. Poi dicono dell' Italia

Un grande pericolo si nasconde nel piano della Merkel per sostenere l’economia tedesca. La moratoria sulle procedure di insolvenza sta creando numerose imprese zombie.

Un esercito di imprese zombie minaccia l’economia tedesca. Poi dicono dell' Italia

Un grande pericolo si nasconde nel piano della Merkel per sostenere l’economia tedesca. La moratoria sulle procedure di insolvenza sta creando numerose imprese zombie.

La Germania ha messo in campo un ulteriore strumento contro la crisi per evitare i fallimenti delle aziende, una mossa che secondo alcuni critici causerà degli enormi problemi in futuro per l’economia numero uno d’Europa, come riporta Bloomberg.

Una moratoria che sospende le dichiarazioni di insolvenza rappresenta un campanello d’allarme: il rischio è che possa esplodere un’ondata di bancarotte contemporaneamente al termine del provvedimento. Potrebbe anche creare un sottobosco di società zombie che per forza di cose rallentato su investimenti e innovazione, drenando così le risorse dell’economia tedesca.

Germania: gli aiuti alle imprese creano un esercito di zombie

La sospensione delle procedura di insolvenza rimarrà ora in vigore fino alla fine dell’anno.

In tutta Europa, provvedimenti simili hanno salvato aziende e posti di lavoro, ma ora i Paesi sono chiamati a comprendere come bilanciare tale “protezione” dedicata alle aziende, così da permettere alle relative economie di ristrutturarsi e tornare a crescere.

Il fatto è che aiuti del genere non fanno altro che permettere la sopravvivenza di imprese non redditizie, ritardando inevitabilmente il cambiamento tanto necessario per rende l’economia competitiva a livello globale.

L’Associazione delle Camere di Commercio e dell’Industria tedesche (DIHK) ha accolto con favore la decisione di sospendere le procedure fallimentari, ma ha anche sottolineato come «stiano nascendo delle preoccupazioni sul fatto che le insolvenze protratte possano innescare pericolose reazioni a catena».

La colpa non è solo del COVID

Nel caso della Germania, alcuni problemi vanno ben oltre gli effetti del COVID-19. Anche prima della pandemia, molte aziende erano alle prese con cambiamenti radicali, in particolare quelle appartenenti al settore automobilistico.

La situazione è di difficile gestione: sul lungo termine è economicamente efficiente preservare i posti di lavoro in aziende che hanno un futuro, ma è economicamente inefficiente preservare posti di lavoro in aziende che difficilmente sopravviveranno ai cambiamenti strutturali dovuti alla crisi economica in corso.

Insieme alle garanzie sui prestiti e sui crediti, la proroga delle scadenze fiscali e il sostegno ai salari, la sospensione dei fallimenti in Germania ha aiutato le aziende a corto di liquidità a superare gli ultimi mesi. Secondo un recente sondaggio Ifo, una società su cinque ha affrontato il rischio di fallimento a causa della pandemia.

Una reazione a catena che getta ombre sulle elezioni Germania 2021

Prolungare la “vita” delle imprese ormai indebolite può anche avere ripercussioni sui flussi di capitale in tutta la catena aziendale. I fornitori, in particolare nell’industria chimica e dei beni di prima necessità, hanno registrato ritardi più lunghi nei ricevere i pagamenti rispetto allo scorso anno.

Il ministero della giustizia tedesco ha però specificato che sul tema dei pagamenti in ritardo non c’è da preoccuparsi, affermando che la moratoria distingue tra società insolventi e società sovraindebitate.

Si ricorda che in Germania le elezioni sono previste nel 2021 ed è impossibile non leggere una scelta politica in quest’ultima novità voluta dal governo Merkel. Di certo la salute dell’economia, delle imprese e dell’occupazione giocherà un ruolo importante nella campagna elettorale.

La Germania non pagherà mai il nostro debito

Per entrare nella moneta l'Italia, come tutti gli altri, ha firmato un accordo per cui il debito non doveva superare il 60% del Pil e il deficit non doveva essere superiore al 3%. Anche Germania e Francia l`hanno superato, arrivando però all’80% del PIL. Questo è il motivo per cui loro pagano interessi più bassi, perchè i mercati pensano che recupereranno i soldi. Per l’Italia credono che ci siano alte probabilità di perderli (e quindi l`assicurazione CDO è molto più alta) pertanto i tassi sono piu`alti. Nel Trattato non c’è nessuna clausola per cui la Germania sia obbligata a sostenere i debiti degli altri, ma si prendono sempre la libertà di attaccare l'Italia e gli italiani.

Fabio Sanfilippo