Turismo, Ministro Garavaglia incontra Imprenditori Affitti Brevi AIGAB
Presentate al Ministro del Turismo Garavaglia le istanze della categoria degli imprenditori italiani del vacation rental, un settore che “pesa” 10 miliardi in termini di valore complessivo e conta oltre 200mila immobili gestiti professionalmente.
Marco Celani, Presidente AIGAB: “Ringraziamo il Ministro Garavaglia a cui abbiamo presentato le nostre richieste tra cui misure per favorire il recupero del patrimonio immobiliare dei borghi italiani e norme per supportare le aziende del settore nel percorso di digitalizzazione e professionalizzazione: con il sostegno del Governo possiamo crescere, creare maggiore occupazione e contribuire in maniera importante alla ripartenza dell’intero comparto del turismo italiano.
Contiamo sul Ministro e sul Governo perché finalmente vengano messe in atto tutte le azioni determinanti per consentire anche al nostro settore di industrializzarsi attraverso procedure sempre più efficienti ed in grado di valorizzare al meglio la filiera che rappresentiamo.
Gli affitti brevi sono un modello di ricettività sostenibile e fin dall’estate 2020 hanno dimostrato di saper intercettare i nuovi bisogni dei viaggiatori meglio di altri segmenti, grazie a caratteristiche connaturate come la possibilità di godere una casa in maniera esclusiva e alle garanzie messe in campo dagli operatori professionali come i protocolli di pulizia ed igienizzazione e la protezione delle prenotazioni con polizze assicurative”.
Quanto vale in Italia il settore dei cosiddetti affitti brevi che interessano sempre più persone che viaggiano per piacere, lavoro, motivi culturali o sanitari? Complessivamente 10 miliardi, a fronte di un patrimonio di 6,3 milioni di seconde case inutilizzate, circa 700mila immobili presenti nel circuito del vacation rental, di cui 200mila gestiti da aziende come Italianway, CleanBnB, Altido, Wonderful Italy e Sweetguest, top player che nell’ottobre 2020 hanno dato vita ad AIGAB-Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (www.aigab.it) per dare adeguata rappresentanza istituzionale agli operatori professionali del settore ed oggi, a Roma, hanno presentato al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia le istanze della categoria.
Marco Celani, Presidente AIGAB, e Francesco Zorgno, che siede nel Direttivo dell’Associazione, hanno condiviso con il Ministro Garavaglia i punti chiave di “un modello di ricettività sostenibile in grado di intercettare i nuovi bisogni dei viaggiatori meglio di altri segmenti”, hanno spiegato, “grazie a caratteristiche connaturate come la possibilità di godere una casa in maniera esclusiva, magari in una destinazione poco affollata e con grandi spazi esterni come terrazzi e giardini, e grazie alle garanzie messe in campo dagli operatori professionali con protocolli di pulizia ed igienizzazione stringenti e la possibilità di proteggere la prenotazione con polizze assicurative”.
Le richieste di AIGAB al Ministro Garavaglia
“Ringraziamo il Ministro Garavaglia - fa sapere Marco Celani, presidente AIGAB - a cui abbiamo presentato le nostre richieste tra cui misure per favorire il recupero del patrimonio immobiliare dei borghi italiani e norme per supportare le aziende del settore nel percorso di digitalizzazione e professionalizzazione. Abbiamo avanzato una serie di proposte concrete a sostegno degli operatori professionali che abbiano investito, o si preparino a farlo, in ristrutturazioni con finalità ricettive.
Con il sostegno del Governo possiamo crescere, creare maggiore occupazione e contribuire in maniera importante alla ripartenza dell’intero comparto del turismo italiano. Contiamo sul Ministro perché finalmente vengano messe in atto tutte le azioni determinanti per consentire anche al nostro settore di industrializzarsi attraverso procedure sempre più efficienti ed in grado di valorizzare al meglio la filiera che rappresentiamo”.
“Al tempo stesso - continua Francesco Zorgno del Consiglio Direttivo AIGAB - ci siamo messi a disposizione del Ministro per definire il piano industriale del turismo in cui riteniamo strategico apportare il contributo degli imprenditori che rappresentiamo. Abbiamo ribadito anche la necessità di varare un unico codice Ateco a livello nazionale che identifichi l’attività di tutti gli operatori professionali, e che consenta loro di accedere in eguale misura ai sostegni, un unico codice nazionale per la promozione degli immobili online con un’unica modalità di controllo nazionale, ed infine un’unica procedura che disciplini i requisiti per le case gestite con affitti di durata inferiore ai 30 giorni, oggi gestita a livello comunale con tutte le discrasie del caso”.