Tovaglieri (LN) pericolo islamista in casa

"chiudete i porti" aggiunge l'onorevole

Tovaglieri (LN) pericolo islamista in casa

«Ringrazio infine gli investigatori e le forze dell’ordine, che hanno portato a termine questa importante operazione», afferma l'On.Tovaglieri della Lega.

Il riferimento chiaro e'  all'attacco di Notre Dame a Nizza, vistom che il terrorista e' andato in Francia approdando a Lampedusa, con l'imbarazzo del Ministero degli Interni, ma d'altronde non e' il primo caso che si verifica.

Siano stati e piu' volte, avvisati dall'Intelligence, sui rischi che tra i tanti disperati ci fossero anche terroristi, che vengono soccorsi e poi spariscono per dedicarsi al terrorismo oltralpe.

L'onorevole ha dichiarato:

«Il pericolo islamista si nasconde in casa nostra, complice la politica dei porti aperti del governo giallorosso, che favorisce l’arrivo dei terroristi nascosti tra gli immigrati clandestini. Il falsario ceceno arrestato a Varese era in Italia come richiedente asilo e potrebbe essere collegato non solo all’autore dell’attentato a Vienna ma anche all'attacco di Notre Dame a Nizza, compiuto da un tunisino sbarcato a Lampedusa. Il nostro Paese e la città di Varese non possono essere la centrale operativa del terrorismo europeo. Italia ed Europa devono vigilare di più sul radicalismo islamico per prevenire e stroncare le attività dei jihadisti e dei loro fiancheggiatori. 

Nelle prossime ore presenterò un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere quali azioni straordinarie intende avviare per tutelare la sicurezza dei cittadini comunitari e per dare maggiore impulso alla lotta al terrorismo, anche attraverso un più capillare monitoraggio dei soggetti potenzialmente pericolosi fra i migranti che giungono illegalmente in Europa. La recente esclusione del governo italiano dal vertice sul terrorismo di qualche giorno fa non è un buon segnale, è ora che alle parole di solidarietà seguano iniziative concrete anche da parte della UE. Non si può pensare di combattere il terrorismo islamico fondando un istituto europeo per la formazione degli imam, come ha proposto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Bisogna invece essere concreti e risoluti: chiudere i porti, presidiare le frontiere, aumentare i controlli e migliorare la cooperazione investigativa tra Paesi».