Stagione turistica a rischio: mancano cuochi, camerieri e baristi
La stagione invernale è saltata e molti storici lavoratori stagionali del settore alberghiero si sono ricollocati nelle industrie piccole o grandi che comunque hanno continuato l’attività.
La stagione invernale è saltata e molti storici lavoratori stagionali del settore alberghiero si sono ricollocati nelle industrie piccole o grandi che comunque hanno continuato l’attività.
Come riportato dal Corriere delle Alpi nelle zone montane molti storici dipendenti rimasti privi di lavoro durante tutto l’inverno si sono ricollocati nei supermercati o nel settore universale e ora, con l’avvicinarsi della stagione estiva che potrebbe ripartire con vigore mancano all’appello migliaia di figure professionali stagionali indispensabili.
Nell’articolo si legge che secondo Stefano Calvi, sindacalista della Fisascat Cisl, «Sono più di 5 mila i posti di lavoro stagionali che potrebbero essere occupati quest’estate. Usiamo il condizionale perché almeno un migliaio rischieranno di rimanere scoperti».
All’appello negli alberghi, nei ristoranti e ancora di più nei rifugi mancano cuochi, camerieri, baristi e personale di servizio, le figure più professionalizzate.