Sicurezza lavoro. Fsi-Usae denuncia Asl Modena cambia gli Rsl scomodi

Fsi-Usae: dura presa di posizione contro la Ausl di Modena che rimaneggia a suo favore le norme per la sicurezza sul lavoro per cambiare gli Rls.

Sicurezza lavoro. Fsi-Usae denuncia Asl Modena cambia gli Rsl scomodi
Asl Modena
Sicurezza lavoro. Fsi-Usae denuncia Asl Modena cambia gli Rsl scomodi

“I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono scomodi? Allora li cambiamo”. Questo è ciò che deve aver pensato la Direzione generale dell’azienda Usl quando ha proposto un accordo che va a derogare alle norme generali e nazionali  in materia e che rivoluzionerebbe il sistema di rappresentanza dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro. Una legislazione e delle buone pratiche che il servizio di prevenzione dell’ Asl dovrebbe per legge tutelare nelle diverse aziende del territorio ma che, evidentemente, non si sente legata a rispettare per sé.
 
La rappresentanza sindacale della Fsi-Usae ha fortemente contestato l’adozione di tale protocollo anche con una nota a verbale dell’incontro che sarà indirizzata a tutti gli eletti Rsu aziendali, in cui sottolinea l’illegittimità dei contenuti dell’accordo e li invita  a non sottoscrivere tale protocollo.
 
Il comportamento dell’Ausl è stato stigmatizzato anche dal Segretario Generale dell’organizzazione sindacale, Adamo Bonazzi che ha dichiarato: “Non ci posso credere, è un bruttissimo segnale per la sicurezza del lavoro e non faremo sconti a nessuno, tanto meno a chi crede di coprirsi le spalle e garantirsi l’immunità cambiando a proprio piacere le regole del gioco. Mi chiedo con quale arroganza  una azienda sanitaria pubblica che ha già avuto le sue grane in materia di sicurezza per un uomo che è sparito in ospedale ed è stato ritrovato anni dopo, morto mummificato, con una gamba rotta, in fondo alla tromba per un ascensore nell’ala sopra le camere ardenti; una zona dell’edificio mai del tutto conclusa, chiusa al pubblico, dove da anni era aperto un cantiere. Problemi che gli sono costati circa  600 mila euro di risarcimento ai familiari per chiudere la transazione; nello stesso momento in cui emerge alla ribalta mediatica l’idiozia criminale dei dirigenti della funivia che hanno sabotato i sistemi di sicurezza delle cabine provocando una strage, perde tempo ed impegna risorse umane per derogare a norme nazionali in materia di sicurezza sul lavoro per eliminare gli Rls che le sono scomodi. Una vera idiozia”.