Scuola. La Ministra Cartabia incontra gli studenti di 5° superiore

Un singolare ed interessante incontro si è svolto questa mattina tra la Ministra della Giustizia ed ex Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia e 35000 studenti delle scuole superiori di tutt’Italia.

Scuola. La Ministra Cartabia incontra gli studenti di 5° superiore

E’ stato particolarmente suggestivo l’incontro odierno, svoltosi on-line, tra l’attuale Ministra della Giustizia Marta Cartabia e i numerosi studenti di quinta superiore a conclusione del percorso di Educazione Civica che è una disciplina che sta entrando a pieno titolo nell’insegnamento delle scuole italiane.

La Ministra ha esposto con estrema chiarezza e puntualità i punti nodali che emergono nell’affronto dei preziosi contenuti della nostra Costituzione in relazione al periodo di emergenza che stiamo vivendo. Si tratta di tematiche estremamente delicate che rappresentano le domande profonde che ciascuno di noi pone di fronte alle limitazioni che ha subito negli ultimi 15 mesi legate alla pandemia.

La Ministra si è soffermata su tre punti principali che esprimono le maggiori preoccupazioni dei giovani, e non solo giovani, riguardo la situazione attuale:

1) Relazione tra regole e libertà. Le regole devono essere guardate non come compressione della libertà ma come condizione in cui si attua la libertà. Marta Cartabia ha fatto l’esempio degli argini del fiume che rappresentano la modalità perché il fiume scorra senza provocare danni. La regola è la “condizione di una libertà ordinata” senza della quale vige la regola barbara per cui vince il più forte.

2) Relazione tra diritti e limiti. Innanzitutto la Ministra ha specificato che la Costituzione non stabilisce uno stato di eccezione o di emergenza a causa della pandemia perché la Costituzione già contiene elementi per affrontare tale condizione eccezionale. La infatti Costituzione sancisce sempre un diritto ma nello stesso tempo ne pone i limiti se l’esercizio di tale diritto può danneggiare altri oppure creare problemi alla sicurezza della collettività; ne è un esempio chiaro l’art 13 che sancisce la libertà personale come è inviolabile ma nello stesso tempo ammette provvedimenti eccezionali che possono limitarne il godimento.

Non esistono diritti assoluti poiché essi diventerebbe il fondamento di una tirannia, pertanto l’affermazione dei diritti non si pone in contrasto con i limiti agli stessi diritti.

3) Come devono essere calibrati questi limiti. Su questo punto la Ministra si è soffermata particolarmente perché esso coinvolge i conflitti tra le componenti sociali che spesso non sono risolvibili a livello teorico. La definizione che ha dato del diritto è di essere una scienza pratica: le regole sono flessibili perché devono attuarsi in contesti in continua evoluzione. I principi rimangono validi ma devono essere paragonati volta per volta a situazioni specifiche dove i conflitti si risolvono non ideologicamente ma attraverso la “ragionevolezza della regola”. Ragionevolezza, ha spiegato Marta Cartabia, significa che la ragione deve essere sottomessa all’esperienza. Il compito di rispettare ed attuare correttamente la “ragionevolezza della regola” è affidato Corte Costituzionale che stabilisce se una regola va bene o no.

Al termine dell’esposizione dei tre punti, i ragazzi hanno posto alcune domande molto interessanti e pertinenti: è lecito non rispettare una legge se questa risulta essere ingiusta? Qual è il significato della pena? Come tutelare la collettività anche in relazione della recente controversia a livello nazionale ed europeo riguardo l’ergastolo ostativo? Come si pone il diritto riguardo temi sensibili come la vicenda delle croci nei luoghi pubblici, la legge Zan molto discussa, l’approvazione della legge sul fine vita etc…? Cosa sta accadendo nella Magistratura riguarda gli scandali recenti ed altro ancora.

Alle domande la Ministra ha risposto con molta cura e rispetto nei confronti dei suoi interlocutori utilizzando talvolta interessanti esempi esplicativi di temi molto delicati.

Siamo grati per la disponibilità della Ministra Marta Cartabia e auguriamo alla stessa un proficuo proseguimento dei lavori nel Consiglio dei Ministri.

Gabriella D’Amato