Saronno: con Augusto Reina se ne va un pezzo dell'imprenditoria
di Lucio Bergamaschi
Con Augusto Reina se ne va un pezzo (forse l’ultimo) della storia imprenditoriale che ha fatto grande Saronno nel mondo. Negli anni 20 e 30 del secolo scorso la Isotta Fraschini storico marchio automobilistico il cui mito resiste ancora oggi, poi la Lazzaroni che raggiunse il suo apice negli anni 70 prima di essere ahimè ceduta ad un marchio straniero e poi la ILLVA della famiglia Reina che da drogheria in piazza a Saronno è diventata in settant’anni un emblema del made in Italy nel mondo con il suo prodotto di punta amaretto di Saronno poi ridenominato “DiSaronno originale” dopo una lunga vertenza giudiziaria che oppose la famiglia Reina proprio ai Lazzaroni. Augusto è stato il protagonista della trasformazione dell’ILLVA da azienda locale a grande holding internazionale con un fatturato che nel 2018 ha superato i 300 milio di Euro, con centinaia di dipendenti e decine di marchi storici della liquoreria e vineria italiana come Isolabella e Corvo. Proprio lo sbarco nel settore vini di qualità era il maggior vanto di Augusto che portava volentieri giornalisti e ospiti a visitare le splendide vigne di Salaparuta in Sicilia. Lo ricordo con nostalgia al Vinitaly nel grande stand dell’azienda a fare da ospite conducendo personalmente le degustazioni. E ricordo la sua generosità e la sua fede che lo portarono a fare generose offerte alla Chiesa di San Francesco gioiello rinascimentale della nostra città dove c’è la cappella di famiglia. E ancora la sua passione per il calcio che ha portato la Caronnese di cui era presidente ai vertici della sua categoria. Una grande persona che mancherà a Saronno e a tutta l’Italia. Ma la sua azienda è stata posta in sicurezza: i suoi eredi affiancati da un robusto management sapranno condurla con sicurezza mantenendo alto il nome di Saronno nel mondo. I funerali di Augusto Reina si svolgeranno domani sabato 22 febbraio alle 14.30 al Santuario di Saronno