Sanità/Lombardia ricette inviate via e-mail, carenze e problemi.
I medici in contatto coi farmacisti, stamperanno le ricette direttamente in farmacia.
A Lodi ci sono 13 medici in quarantena, anche questo non aiuta, ma veniamo al problema.
La lentezza informatica e i blocchi del programma informatico che usano i "medici di famiglia" è nota da tempo, ma ora si presenta un altro problema: la spedizione via e-mail delle ricette.
“I continui blocchi e rallentamenti del sistema costringono i medici ad interrompere l’attività per contattare il sistema di help desk, a discapito della qualità del servizio erogato agli assistiti e dei tempi di attesa” sottolinea Paola Pedrini segretario generale di FIMMG Lombardia.
La misura è stata richiesta dai medici a causa sia del flusso notevole di pazienti, ma anche per il rischio di essere contaminati dai pazienti ammalati.
La risposta può arrivare dall'ausilio delle ricette " dematerializzate", su cui ci sono una serie di problemi evidenziati dai medici:
" FIMMG Lombardia, riservandosi ogni ulteriore azione di tutela dei medici, denuncia l’inattuabilità degli obblighi contrattuali che vincolano il medico all’utilizzo di tale sistema e segnala anche come disfunzioni dei sistemi informatici regionali rendano inoltre difficili le procedure necessarie per la “presa in carico della cronicità”, con gravi difficoltà nella gestione e nel rilascio dei piani di assistenza individuali, documenti basilari per consentire al cittadino l’accesso ai servizi innovativi che caratterizzano tale tipologia di cura.. "
Una denuncia che attende risposte precise e in tempi rapidi dai responsabili della sanità in regione Lombardia, per quanto di loro competenza.
Il comunicato in forma integrale, si può scaricare da qui
Aggiungiamo pure un'altra segnalazione: «Il garante della privacy non vieta la spedizione del promemoria online ma ammette che tale spedizione potrebbe creare problemi di riservatezza all'assistito. E da subito si è dichiarato disponibile ad affrontare il tema con il Governo. Bene, che io sappia questo tema non è mai stato affrontato e dunque stampiamo sempre il pro memoria come da allegato al decreto sulla dematerializzazione, norma quest'ultima che non ci dà alternative. Ciò detto , alcuni gestionali in uso presso noi medici di famiglia e soprattutto qui nella Bassa ci consentono di inviare al bisogno un PDF cartaceo al nostro assistito, criptato ed apribile con un codice generato da un programma che in parte possiamo mettere a disposizione dello stesso paziente. La normativa sulla ricetta elettronica non contempla tale possibilità ma se lo avesse fatto avremmo superato molti problemi». ( il segretario Fimmg lodigiano Marcello Natali.)
La necessità posta dalla situazione creatasi dal coronavirus ha portato alla presa di posizione dei medici che chiedono " in presenza di sintomi febbrili dell'assistito, di poterci fidare in via transitoria della sua dichiarazione telefonica e certificare la malattia a distanza. (Natali).
Come avverrà il recapito delle ricette, visto che non tutti i pazienti hanno il computer e la stampante?
Federfarma Lombardia aiuterà gli utenti, i farmacisti "si fanno così carico di un passaggio burocratico, per contribuire a ridurre al minimo le occasioni di contatto tra pazienti e per evitare che si creino lunghe code negli ambulatori, purtroppo più affollati del solito in questi giorni, nonostante l'invito della Regione sia quello di non recarsi dal proprio medico di famiglia se non per reale necessità".
Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia ha dichiarato che visto che gli unici che possono redigere le ricette sono i medici di famiglia, che vorranno comunicare il relativo Numero di Ricetta Elettronica alle farmacie lombarde, avranno risposte: " ci siamo messi a disposizione per stampare direttamente in farmacia le ricette. Ci auguriamo così di semplificare l'iter per i pazienti, e di contribuire a ridurre l'affollamento degli ambulatori dei nostri medici di famiglia".