Ristoratori o sceriffi?
Madeo (Tni Italia): “Prima battaglia vinta, i ristoratori non saranno sceriffi. Chiediamo l'eliminazione delle sanzioni a carico dei gestori dei ristoranti e la reintroduzione del credito d'imposta sulle locazioni”
Madeo (Tni Italia): “Prima battaglia vinta, i ristoratori non saranno sceriffi. Chiediamo l'eliminazione delle sanzioni a carico dei gestori dei ristoranti e la reintroduzione del credito d'imposta sulle locazioni”
Firenze, 10 agosto 2021 - “Dopo il flash mob, la presentazione dell'emendamento alle forze politiche e la pec al Garante della privacy, finalmente il governo ci ha ascoltato”, dichiara Raffaele Madeo, portavoce di TNI Italia, sindacato che tutela le imprese della filiera della ristorazione e della ricettività. “Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha affermato che i ristoratori non sono poliziotti né sceriffi e che non possono chiedere il documento di identità ai clienti. Ci fa piacere. Fin dall'inizio abbiamo detto che sta alle forze dell'ordine controllare. Ma ci aspettiamo di più, questo è solo il primo passo”, sottolinea Madeo. “Chiediamo che vengano eliminate le sanzioni a carico dei ristoratori visto che sta al cliente portare con sé ed esibire il green pass quando consuma con servizio al tavolo all'interno dei ristoranti. Tanto più che in questi primi giorni dall'introduzione della certificazione verde gli italiani hanno dimostrato grande senso civico”. “Chiediamo anche – aggiunge il portavoce di Tni Italia – che sia prorogato il credito d'imposta sugli affitti per tutto il periodo in cui ci sarà lo stato di emergenza e quindi al momento fino al 31 dicembre 2021: le nostre imprese hanno infatti registrato un'ulteriore riduzione del fatturato, il 30% in meno rispetto alle due settimane precedenti l'introduzione del green pass”.