Ragazza siciliana scrive al Presidente per i fuochi ripetitivi

sono cresciuta con la paura che una parte della mia terra bruciasse.

Ragazza siciliana scrive al Presidente per i fuochi ripetitivi
foto di repertorio

Proponiamo ai lettori siciliani ma il problema non è solo della Sicilia, uno dei tanti aspetti negativi delle terre del sud: il fuoco.

Periodicamente, quando le temperature si alzano, si rivedono rodi immensi che depauperano il territorio e lo indeboliscono, togliendo ossigeno, bellezza e lasciando terra bruciata; vediamo come viene descritto il contesto nella lettera seguente:

Egregio Presidente,

sono una ragazza siciliana, che da troppo è testimone della devastazione del suo territorio.
Anno dopo anno, sono cresciuta con la paura che una parte della mia terra bruciasse.

A 12 anni ho visto la montagna di fronte la mia casa di campagna di Fraginesi andare a fuoco. Ricordo ancora quella notte insonne, passata a guardare fuori dalla finestra le fiamme che avanzavano, ma soprattutto ricordo la fuga precipitosa quando il fuoco sembrava orami inarrestabile e troppo vicino alle case.
L’indomani, rientrando, non scorderò mai lo sgomento provato vedendo come gli alberi e ogni forma di vita fossero state annientate in poche ore.


Lo stesso scenario si è ripetuto allo Zingaro qualche anno dopo, con effetti ancora peggiori: quella terra verde dove prima si potevano vedere facilmente volpi, conigli e altri piccoli animali si trasformò in poche ore in un paesaggio infernale di morte.
Sfortunatamente questi episodi hanno accompagnato la mia crescita, come quella di tanti e tante giovani siciliani, e mi ritrovo adesso a 24 anni a essere testimone dello stesso scenario in un’estate appena cominciata ma già particolarmente feroce.

Abbiamo imparato a temere ogni folata di vento, ogni giornata di scirocco, e a passare notti insonni nell’ansia che una parte della nostra terra bruci.
In un territorio già destinato alla desertificazione è vergognoso non fare di tutto per evitare questa catastrofe. Il nostro futuro brucia insieme agli alberi e in una terra che già offre poco a noi giovani è criminale distruggere quel briciolo di speranza che ci resta. Ma è ancora più criminale non fare di tutto per impedirlo o rimanere immobili di fronte a un tale scempio.

Proprio per questo ci rivolgiamo a Lei, nella speranza che il nostro appello venga ascoltato e che lo Stato dia prova della presenza in un territorio che si sente oggi abbandonato.

LA LETTERA SUCCITATA STA GIRANDO SUI SOCIAL, CHI VOLESSE FIRMARLA CLICCI SUL LINK SEGUENTE: https://www.change.org/p/basta-incendi/psf/promote_or_share