Produttore richiama apparecchio autovelox: è “sfasato”, può segnare fino a 11 km/h in più

Produttore richiama apparecchio autovelox: è “sfasato”, può segnare fino a 11 km/h in più e ha problemi con le superfici rifrangenti. L'allarme dal produttore. Ritirato in Germania è ancora in uso in Svizzera e in altri paesi della UE

Produttore richiama apparecchio autovelox: è “sfasato”, può segnare fino a 11 km/h in più
Produttore richiama apparecchio autovelox: è “sfasato”, può segnare fino a 11 km/h in più

Produttore richiama apparecchio autovelox: è “sfasato”, può segnare fino a 11 km/h in più e ha problemi con le superfici rifrangenti. L'allarme dal produttore. Ritirato in Germania è ancora in uso in Svizzera e in altri paesi della UE

 

Per la prima volta un produttore misuratori di velocità su strada dei veicoli lancia l’allarme e ritira i dispositivi in Germania Tuttavia viene utilizzato dalle forze di polizia di tutta la Svizzera per i controlli di velocità, anche se è decisamente impreciso, a detta di chi lo ha prodotto. Il dispositivo di misurazione in questione, il Leivtec XV3, prodotto dalla tedesca Leivtec pare abbia alcuni problemi con il sensore a infrarossi che determina la velocità dei veicoli, come riportato anche dal magazine online Saldo.ch ripreso dal Blick. Questo, può effettuare letture errate anche di entità anche importanti, si parla di +11 km/h su una velocità di 100 km/h, e viene messo in difficoltà se, nella vettura, c'è del materiale che rifrange la luce. Come un giubbotto stradale infilato, e in vista, nel retro del sedile oppure elementi riflettenti sul cruscotto, parabrezza o appesi allo specchietto retrovisore. L'incertezza comunicata dall'azienda, ha portato la polizia tedesca a effettuare una nuova serie di test. Non sarebbe invece il caso della Svizzera, dove il dispositivo è in uso in diversi cantoni ed è stato approvato dall'Istituto federale di metrologia (METRAS). Sebbene l'autorità sia a conoscenza delle possibili imprecisioni, pare che la presa in riesame non sia contemplata. Ad aver deciso di non usarlo più, per ora solo la polizia tedesca.Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un grave contrattempo, che danneggia la convinzione dell'affidabilità di tutte le rilevazioni della velocità. Ciò mostra anche quanto possano essere sensibili tali misurazioni per i metodi di comparazione con altri dispositivi.