Premia, onore ai caduti e deportati, anche al dimenticato Giuseppe Percivaglia

la dimenticanza che fa male

Premia: " chi non ha memorie non ha futuro"; comincia così un documento di cui siamo venuti in possesso, firmato dal sindaco di Premia del 1995, Elio Martinetti per ricordare i caduti.

"I caduti per la Patria, le tristi testimonianze di vita ricordate oggi e riportate nella raccolta presentata sono un severo monito per tutti noi.", una delle frasi che colpiscono nella lettura del documento del 25.04.1995.

Il documento del 1995 si riferisce al 50.mo annversario della Repubblica dell'Ossola, celebrata dall'Amministrazione Comunale di Premia: nel pubblico c'erano ex internati e parenti delle vittime.

La stranezza della mancanza di un nome, Percivaglia Giuseppe,  che eppure risulta dai documenti:

Documento del MInistero della Difesa che attesta senza dubbi, che il sig. Percivaglia Giuseppe, risultava tra i deportati,  eppure manca tra i documenti dell'Amministrazione comunale di Premia, nonostante le rimostranze del figlio.

Altra immagine eloquente è la seguente che dimostra la cattura:

e che è cessato "dallo stato di cattività l'8.5.1945.
Il suo sacrificio è stato riconosciuto ed è stato " Autorizzato a fregiarsi del distintivo della Guerra di Liberazione" come dimostra la foto seguente:

Alla luce della documentazione allegata, sarebbe piu' che opportuno e logico che l'Amministrazione di Premia, prendesse in considerazione la lamentela del figlio del defunto per omaggiare e rendere noto il sacrificio di chi ha creduto e dato il suo contributo alla Patria