Polizia italiana e albanese, incontro Vittorio Rizzi, Sandër Lleshaj e Ardi Veliu.

Il vice capo della Polizia e direttore centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi, ha incontrato il ministro dell’interno albanese Sandër Lleshaj e il capo della Polizia Ardi Veliu.

Polizia italiana e albanese, incontro Vittorio Rizzi, Sandër Lleshaj e Ardi Veliu.

Lo stato di cooperazione di polizia e lo sviluppo di nuove iniziative come l’istituzione di un tavolo tecnico permanente bilaterale tra i vertici delle rispettive autorità di polizia, sono i temi centrali degli incontri che si sono svolti a Tirana sul tema della cooperazione internazionale.

La delegazione italiana, guidata dal vice capo della Polizia e direttore centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi, ha incontrato il ministro dell’interno albanese Sandër Lleshaj e il capo della Polizia Ardi Veliu.

La crescita della mafia albanese in Europa impensierisce le polizie europee e ricorderete che ne abbiamo già parlato, https://ilquotidianoditalia.it/cc-ros-operazione-riviera-italia-e-albania.

L'incontro positivo, dimostra quanto siano attivi i nostri vertici della Polizia che stanno cercando con la collaborazione dei colleghi albanesi, di controllare e reprimere i criminali anche all'estero.

il ministro Lleshaj, a testimonianza della consolidata cooperazione tra Italia e Albania, ha insignito il prefetto Rizzi della Medaglia d’Onore “Per l’eccezionale contributo per il rafforzamento della cooperazione tra le Forze di polizia albanesi e italiane, nella lotta comune contro il crimine, nell’interesse della pubblica sicurezza”.

“Gli eccellenti risultati operativi della collaborazione tra le forze di polizia italiana ed albanese, suggellata da ultimo con l’operazione Los Blancos, dimostrano - ha detto il vice capo della Polizia Vittorio Rizzi - la qualità del lavoro congiunto nella lotta alla criminalità organizzata. Il prossimo avvio di un tavolo permanente comune costituirà il volano per garantire un ulteriore slancio alla cooperazione internazionale di polizia per definire gli strumenti operativi strategici quali, in primis, lo sviluppo di un sistema di analisi criminale congiunto e di progetti formativi per la condivisione di un linguaggio tecnico comune volto a migliorare la qualità dei risultati”.