Piacenza, l'Arma riapre la caserma per garantire il servizio
mmediato invio di 2 stazioni mobili e 8 carabinieri
"In relazione al sequestro della caserma sede della Stazione CC di Piacenza Levante e nel rispetto dei provvedimenti adottati dall'Autorità Giudiziaria, l'Arma ha disposto l'immediato invio di 2 stazioni mobili e 8 carabinieri per continuare a garantire, senza soluzione di continuità, la funzionalità del presidio a servizio di quella collettività e per la tutela della legalità."
E' la risposta concreta e ufficiale dell'Arma per contrastare sul nascere le polemiche dopo i fatti incredibili che "sarebbero" accaduti in una caserma di Carabinieri a cui lo Stato affida la difesa e la tutela dei cittadini.
Fatti gravi supportati da un audio: “È come se stesse soffocando a causa della forzata ingestione di liquido per indurlo a parlare” ipotizza il Procuratore specificando: “Non possiamo avere la prova, ma l’acqua l’avete sentita, gli schiaffi si sentono al di là di ogni ragionevole dubbio, così come nel resto dell’audio si sente i soggetto più volte piangere e gridare aiuto”.
«I carabinieri non meritano chi ha disonorato la divisa»
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L'Arma risponde con decisione e rispetto dell'Autorità Giudiziaria come si conviene alla più alta Istituzione, la Benemerità, la cui immagine non può essere messa in dubbio da quei pochi che sbagliano ma che alla fine vengono smascherati e puliti.
Ricordiamo che nei momenti bui lo Stato ha fatto affidamento sull'Arma:nel 1974 nacque il nucleo speciale antiterrorismo, e nel 1978 il Gruppo di intervento speciale (GIS), primo reparto di forze speciali italiane. Nel 1990, per un più adeguato contrasto alla criminalità organizzata, fu creato il Raggruppamento operativo speciale (ROS), che contribuì alla cattura di diversi boss mafiosi.