Maurizio Colangelo e Rosj Guido, il bullismo nei suoi molteplici aspetti

Non può esistere crescita senza un’etica che diriga l’agire umano, poiché lo sviluppo è un’azione concertata di idealità e solidarietà che comprende aspetti politici, sociali e culturali. I proventi DEL LIBRO saranno devoluti dall'autore Maurizio Colangelo alla fondazione ITALIA -UGANDA per aiutare i bambini poveri a nutrirsi e per la loro scolarizzazione.

Maurizio Colangelo e Rosj Guido, il bullismo nei suoi molteplici aspetti

“Nella realtà poliedrica e complessa dell’Italia post-industriale – evidenziano i due – il volume  edito da Gruppo Albratros e distribuito in 4mila punti vendita tramite messaggerie spa, Feltrinelli e Mondadori, oltre che in versione ebook, delinea percorsi di riflessioni e nuove “tecniche di indagini” sui vari significati che oggi siamo indotti ad attribuire alla parola “educazione” e sulle modalità di “relazioni educative e comportamentali” che si intendono stabilire perché i ragazzi siano motivati e coinvolti.

Non solo nella costruzione della conoscenza, ma soprattutto aiutati a prendere consapevolezza di quanto accade dentro di sé e intorno a sé, educati al rispetto e al valore dell’altro, della sua persona e della sua dignità e resi infine edotti sulla pervasività e invasività dei nuovi strumenti mediatici”.


“In un tempo qual è quello che viviamo – per dirla con le parole di Maurizio Colangelo e Rosj Guido – in cui l’individuo più che soggetto è oggetto, le dinamiche che guidano il nostro agire e danno significati ai nostri atteggiamenti, non possono non costituire oggetto di valutazione. Non può esistere crescita senza un’etica che diriga l’agire umano, poiché lo sviluppo è un’azione concertata di idealità e solidarietà che comprende aspetti politici, sociali e culturali. Se tale condotta non viene orientata da contenuti e obiettivi etici, produce conseguenze devastanti sull’intera collettività.

Il fenomeno del bullismo, nasce da una scoietà senza valori veri,  come la nostra: Il “bullo” non è un criminale, ma è un nostro figlio, nipote, vicino. E, tuttavia, lo stesso figlio, nipote o vicino “bullo lo (può) diventa(re) nella misura in cui soffre le regole che la nostra società pretende e che tuttavia nelle quali egli non si riconosce poiché non si identifica nei valori che la nostra civiltà esprime"

L'avvocato che è anche scrittore; punta il dito contro l'indifferenza, la mancanza di collaborazione tra famiglia e scuola, la dificoltà di comunicazione tra coloro che si sentono aggrediti e talvolta non hanno un ambiente aperto che li supporti nelle loro difficoltà quotidiane.

La solitudine alimenta le difficoltà dei giovani che oggi più che mai, hanno grosse difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro e si "nutrono" di modelli che in realtà non sono, ma sembrano essere tali: parliamo di quelle "figure" che nei social sembrano assurgere a chissà quali livelli, ma in realtà sono il frutto di una società malata.

Una società in cui il bulletto di quartiere, colui che si presenta con un linguaggio colorito, veste in maniera anticonvenzionale e si atteggia a fare il duro, approfittando della moderazione e della tranquillità dei suoi vicini di banco nel caso della scuola, oppure dei colleghi di lavoro o al bar.

Piccoli grandi uomini che hanno la lingua sciolta, giocano a chi la spara più grossa per attirare l'attenzione, enfatizzando dislavori che creano ansia e depressione in coloro che non hanno un supporto forte e solido in ambito famigliare, a causa di liti famigliari e divisioni per questioni economiche ma più spesso culturali.

Il lavoro da fare è quindi trovare delle figure di supporto, leggere e approfondire con esempi e riflessioni come quelle riportate nei testi come quello proposto da Maurizio Colangelo e Rosj Guido, che non hanno altro che in testa una società pulita e lineare, e non interessi economici tanto che il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla fondazione ITALIA -UGANDA per aiutare i bambini poveri a nutrirsi e per la loro scolarizzazione.

Un esempio da seguire, aiutare il prossimo concretamente, facendo girare testi di un certo pregio e statura, nelle scuole e nelle università.

E ricordo che “L'uomo colto ha sempre con sé la sua ricchezza.” (Fedro)