Malnate, sfiducia o ricorso alla procura, la minoranza attacca
Gravi responsabilità in capo ad altri soggetti che avevano il compito di controllo e verifica dell’operato gestionale della Farmacia Comunale
Malnate (VA), la vicenda della gestione della farmacia, spinge la minoranza compposta per FdI dal consigliere avv. Sandro Damiani e Per Lega Malnate i consiglieri: Paola Cassina, Stefano Negro, Greta Regazzoni, Roberto Vanzo, Daniela Gulino, a minacciare il ricorso alla Procura e alla Corte dei Conti nel caso non passasse la loro mozione.
Il documento di cui siamo in possesso parla di discussioni che si sono protratte nel tempo:
"oltre un anno, in particolare sulla questione relativa al magazzino (discordanza tra valutazione dalla tenuta contabile rispetto all’inventario fisico) che ha comportato al fine, della quadratura di bilancio, una svalutazione delle rimanenze iniziali iscritte a bilancio per l’esercizio 2019, con prelievo dal fondo di riserva per un importo di circa euro 65.000,00, con conseguente svalutazione del patrimonio netto della società"
Si dice pure che:
"che l’ex Direttore della farmacia ed l’ex presidente del CdA della stessa, sentiti sia in commissione bilancio che in Consiglio Comunale, imputavano tale situazione al malfunzionamento del software installato, che non provvedeva al regolare scarico dei prodotti in particolare dei farmaci scaduti e dei resi, attribuendo pertanto tale responsabilità, in ultima analisi alla software-house fornitrice del programma, e che l’opposizione ritenendo improbabile tale giustificazione, peraltro avvallata sia dall’Amministrazione Comunale che da tutti i gruppi di maggioranza nonché dai Revisori dei Conti della Farmacia, richiedeva, al fine di sgombrare ogni dubbio, che venisse inoltrata comunicazione alla società software-house, sia per contestare quanto asserito dall’ex Direttore che dall’ex Presidente, sia per richiedere i programmi sorgenti poiché nel frattempo era stato sostituito il software “incriminato”, e si aggiunge inoltre:
"che a seguito della risposta fornita dalla software-house, l’opposizione, ancora più convinta che la responsabilità fosse da individuare in coloro che avevano la gestione ed il controllo dell’operato della Farmacia Comunale, chiedeva l’istituzione di una Commissione di inchiesta, peraltro respinta dalla maggioranza, la quale demandava all’Assessore di competenza di adottare le misure ritenute più idonee".
Una serie di rilievi che la minoranza chiede vengano votati in Consgilio Comunale per essere trasmessi alla Procura e alla Corte dei Conti:
"si chiede ed invita il Consiglio Comunale con votazione unanime e palese a voler chiedere all’Amministrazione la trasmissione degli atti relativi alla farmacia Comunale, in particolare i verbali del CDA Farmacia dal gennaio all’agosto 2019, i verbali della Commissione Bilancio e dei Consigli Comunali dal settembre 2019 all’aprile 2020, in ogni caso tutti gli atti afferenti alla problematica relativa alla Farmacia Comunale sorta nello scorso anno, alla Procura della Repubblica di Varese nonché alla Corte dei Conti sede Regionale. "