Lombardia cambia colore: da domenica potrebbe tornare arancione

Ancora scontro tra la Regione Lombardia e  lo ISS, nonostante i cambiamenti nella squadra lombarda continua la confusione nella gestione dell’emergenza 

Lombardia cambia colore: da domenica potrebbe tornare arancione
Italia a colori
Lombardia cambia colore: da domenica potrebbe tornare arancione

Ancora scontro tra la Regione Lombardia e  lo ISS, nonostante i cambiamenti nella squadra lombarda continua la confusione nella gestione dell’emergenza 

Tra Regione Lombardia e Governo è scambio di accuse sull’assunzione delle responsabilità sulle valutazioni sbagliate che hanno costretto la regione in zona rossa con la chiusura per una settimana dei negozi e il divieto di spostamento all’interno dei comuni.

Difficile stabilire le responsabilità, l’unica cosa evidente è la complessiva confusione sia in regione che nello stato centrale, con i protagonisti che non sembrano essere all’altezza della situazione.  

Si dice che ogni comunità meriti il governo che ha, ma stavolta non sono proprio convinto che l’Italia e la Lombardia meritino la confusione e l’improvvisazione che caratterizzano i rispettivi governi.  

Il passaggio da rosso ad arancione potrebbe esserci già da domenica con qualche alleggerimento delle restrizioni che potrebbero consentire alle attività commerciali di riprendere fiato.

Resterà il divieto di circolazione dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, saranno vietati  gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro e saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Resta anche la chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7 e sarà consentito l’asporto per i bar fino alle ore 18 senza restrizioni per la consegna a domicilio.

Riaprono i negozi nei centri commerciali dal lunedì al venerdì mentre nei fine settimana resteranno aperti solo farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. 

Ci sarà ancora la didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori mentre ci sarà la presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie e resteranno chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

Il trasporto pubblico sarà consentito l 50% salvo i mezzi di trasporto scolastici (???) e continua la chiusura delle sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Resteranno ancora chiuse piscine, palestre, teatri, cinema mentre sarà consentita  l’apertura dei centri sportivi.