Le giravolte della politica che si sottomette a #superMarioDraghi

Sono sfilati tutti i protagonisti, vecchi e nuovi, della politica che crede di contare a rendere omaggio al nuovo protagonista assoluto nominato da Mattarella.

Le giravolte della politica che si sottomette a #superMarioDraghi
#superMarioDraghi
Le giravolte della politica che si sottomette a #superMarioDraghi

Sono sfilati tutti i protagonisti, vecchi e nuovi, della politica che crede di contare a rendere omaggio al nuovo protagonista assoluto nominato da Mattarella.

Mentre Giuseppe Conte fa le valigie arrivano tutti a rendere omaggio a #superMarioDraghi: si scomoda anche il grande vecchio Silvio Berlusconi che sfida i medici curanti e non può rinunciare a segnare il suo territorio al cospetto del nuovo grande gestore della “res publica”.

E’ anche la giornata in cui se ne va a 87 anni uno degli ultimi gentiluomini della politica nostrana: Franco Marini sindacalista e politico, ex leader della Cisl e presidente del Senato.

Il tema del giorno sono le giravolte, la paura di perdere lauti stipendi andando al voto anticipato fa cambiare programmi e slogan ai capipopolo nostrani, in un pomeriggio si rimangiano tutta la narrativa degli ultimi anni.

Solo Giorgia Meloni continua a mantenersi in disparte a godersi  l’opposizione, certa che gli altri troveranno la quadra e si arrivi comunque alla fine naturale della legislatura.

La Lega di Salvini (la vecchia Lega Nord per l’indipendenza della Padania è morta e sepolta senza nemmeno uno straccio di funerale) per dimostrare che ha veramente buttato via il suo trentennale  patrimonio politico ed è passata dalla “Padania libera” all’europeismo convinto, vota al Parlamento Europeo a favore del Recovery Plan in aperto contrasto con il gruppo dei suoi alleati in Europa.

Beppe Grillo rinvia la consultazione degli iscritti su Rousseau per evitare una probabile spaccatura che può essere fatale al movimento che a sua volta si rimangia 12 anni di slogan, annunci e progetti (“uno vale uno”, ma non sempre)

Nessuno dei questuanti alla corte si #superMarioDraghi fa cenno al totoministri, mentre il paese spera proprio che non ci sia una spartizione di poltrone ma una semplice assegnazione di ruoli a figure competenti e preparate nei rispettivi campi, lo sapremo forse già giovedì e venerdì potrebbe esserci anche il giuramento del nuovo governo.

Nel frattempo dentro i palazzi romani c’è scontro tra il Ministero della salute e la Regione Lombardia in tema di “piano Bertolaso” con le ire del Governatore Fontana, mentre si conclude la missione OMS a Wuhan senza avere chiarito niente ("non sappiamo quale animale sia", l'incidente in laboratorio è "estremamente improbabile")

#andràtuttobene? #speriamocheiomelacavo