Lara Carano, Sindaco Assago: " Commemorare il ricordo"

E' indispensabile educare, a partire dalle scuole per l'infanzia, al rispetto degli altri, all'uso del linguaggio amichevole e gentile, alla cortesia, alle cosiddette "belle maniere"

Lara Carano, Sindaco Assago: " Commemorare il ricordo"
Lara Carano, Sindaco Assago: "
Commemorare il ricordo per costruire il nostro futuro
Il Comune di Assago vuole dar vita ad iniziative per sensibilizzare i cittadini alla cooperazione e alla collaborazione al fine di abbattere ogni forma di razzismo e di bullismo  
 
Assago, 10 febbraio 2020 - "Oggi si commemora il giorno del ricordo per non dimenticare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe. E' indubbio che non basti commemorare, bisogna agire affinché ciò non accada più" - dichiara Lara Carano, Sindaco di Assago, la quale aggiunge: "La nostra società è pervasa,  ancora oggi, da gesti di odio, di discriminazione razziale, sociale e da fenomeni quali il bullismo, il mobbing e la violenza nei confronti delle donne e dei più deboli socialmente.
Si osservano anche nuove forme di violenza psicologica, agite, ogni giorno, attraverso l'utilizzo dei social, che inducono i più fragili ad esserne vittime, conducendo, in alcuni casi, al suicidio.  
Il Comune di Assago vuole dar vita ad iniziative per sensibilizzare i cittadini alla cooperazione e alla collaborazione al fine di abbattere ogni forma di razzismo e di bullismo.
E' indispensabile educare, a partire dalle scuole per l'infanzia, al rispetto degli altri, all'uso del linguaggio amichevole e gentile, alla cortesia, alle cosiddette "belle maniere", che costituiscono il  presupposto ineludibile per impedire l'insorgere della violenza e della rozzezza umana. 
Si osserva come la società attuale abbia messo da parte la cortesia e la gentilezza che sono espressione di civiltà e di felice convivenza con gli altri, da ritenersi degni di rispetto e di gesti affabili, proprio in quanto se si consente che imperversi la violenza del linguaggio e del gesto violento nei confronti degli altri, avrà il sopravvento la morte della nostra civiltà e della sua evoluzione verso forme più elevate di convivenza pacifica e creativa di benessere per tutti. 
Riteniamo sia doveroso che la scuola diventi fautrice di una politica dell'educazione ispirata ai principi morali della pacifica convivenza e dell'amore fraterno, sorretto dalla cortesia e dalla gentilezza verso gli altri. 
La scuola ha il compito primario di essere educatrice dell'animo umano affinché in esso vivano i valori  del rispetto della dignità degli altri.
Ricordare, certamente, ma agire sul piano delle coscienze, affinché chi ha perso la vita non l'ha persa invano".