Governo. Il Piano Colao
A giugno, è stato consegnato al governo il Piano Colao, 102 schede di lavoro nelle quali, però, non sono indicati i costi delle misure proposte.
Roma,22.06.2020. Molti ne parlano ma pochi ne sanno.
Succede spesso nel nostro Paese che è passato dalle chiacchiere al bar a quelle sui cosiddetti social, dove leggiamo, o sentiamo, il ripetersi del rito mattutino tra un caffè e un cappuccino.
Vediamo.
Nell'aprile scorso il Governo ha incaricato un gruppo di esperti, guidato da Vittorio Colao, di redigere proposte per definire una strategia per la ripresa economica dell'Italia.
A giugno, è stato consegnato al governo il Piano Colao, 102 schede di lavoro nelle quali, però, non sono indicati i costi delle misure proposte.
A individuare i costi del Piano Colao, ci ha pensato l'Osservatorio sui Conti Pubblici, che li ha stimati in 170 miliardi in 5 anni.
La maggior parte dei costi riguarda 5 interventi: alta velocità e collegamenti con gli aeroporti, assegno unico per i figli, asili nido, transizione energetica, poli turistici, aree marine e portuali.
Il Piano Colao è stato alla base dei lavori degli Stati Generali e, ora, si tratta di capire cosa vuol fare il Governo nelle prossime settimane per rilanciare la crescita. A disposizione ci sono fondi europei, Mes, Sure, Bei, per un totale di 540 miliardi e quelli del Recovery Fund, la cui realizzazione è da definire, per 750 miliardi, parte in prestiti e parte a fondo perduto.
Occorre far presto perché, finita la fase di tamponamento delle emergenze, in autunno il ciclo economico dovrà riprendere a meno di non cadere in profonda crisi economica. E' di tutta evidenza che non ce lo possiamo permettere.
Bando alle bufale sul Mes di Salvini, Meloni e alcuni esponenti dei 5 stelle, occorre utilizzare da subito il prestito decennale di 36 miliardi, disponibili, tra l'altro, a interessi zero.
Dopo le parole occorrono i fatti.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc