La dura legge del tennis: il numero uno squalificato dagli US Open

Il campione è stato squalificato dagli US Open perchè durante l’incontro valido per gli ottavi di finale contro lo spagnolo Carreno Busta, con un gesto stizzoso, ha scagliato con forza contro i teloni  una pallina che è rimbalzata su un giudice di linea colpendolo al collo.

La dura legge del tennis: il numero uno squalificato dagli US Open
il numero uno soccorre la guardalinee colpita
La dura legge del tennis: il numero uno squalificato dagli US Open

Il campione Novak Djokovic è stato squalificato dagli US Open perchè durante l’incontro valido per gli ottavi di finale contro lo spagnolo Carreno Busta, con un gesto stizzoso, ha scagliato con forza contro i teloni  una pallina che è rimbalzata su un giudice di linea colpendolo al collo.è stato squalificato dagli US Open perchè durante l’incontro valido per gli ottavi di finale contro lo spagnolo Carreno Busta, con un gesto stizzoso, ha scagliato con forza contro i teloni  una pallina che è rimbalzata su un giudice di linea colpendolo al collo.

Il giudice, una donna, si è accasciata al suolo tossendo e faticando a respirare, il campione è corso immediatamente a scusarsi, ma arbitro e i supervisori si sono consultati e hanno deciso di squalificare il numero uno al mondo dal torneo.

Novak Djokovic è  ritenuto uno dei migliori giocatori della storia del tennis mondiale, con 57 vittorie è in testa alla classifica dei vincitori dei cosiddetti "Big Titles", ovvero i tornei del Grande Slam, i Masters 1000, le ATP Finals e le Olimpiadi.

Ci sono solo due precedenti simili nella storia dei tornei del Grande Slam in cui un giocatore sia stato squalificato per motivi disciplinari o comportamentali, uno riguarda John McEnroe negli Australian Open del 1990 (ruppe una racchetta e si avvicinò minaccioso a d una delle guardalinee)  e l’altro Stefan Koubek nell'Open di Francia del 2000 (aveva inavvertitamente colpito un raccattapalle con la racchetta)

“Il tennis e' uno sport fantastico: il regolamento si applica senza guardare in faccia a nessuno. Lo si impara dalla prima volta che si mette piede in campo. E' uno sport per gentiluomini, chi non lo e' giustamente viene squalificato “ commenta il mio caro amico Luigi Desiderato, innamorato da sempre di questo sport, con un post su Facebook.