IL FAR WEST A SARONNO

IL FAR WEST A SARONNO

Stavolta non si tratta delle solite scritte minacciose/ingiuriose tracciate con lo spray su muri e vetrine,  o della colla infilata nelle fessure delle macchinette mangiasoldi presso le strisce blu.

Stavolta è avvenuto ben di peggio: distrutte e sradicate le colonnine per il rifornimento delle auto elettriche, abbattuti i totem informativi con le norme per i parcheggi. Il tutto, in quella piazza mercanti che è ormai un luogo-simbolo reso tale dalla della pervicacia di azioni anarcoidi e, nello stesso tempo, dall’incapacità dell’ Amministrazione di esercitare sul territorio, nottetempo, il minimo controllo.

Non so se questa ennesima iniziativa criminosa – chiamiamo le cose con il loro nome – abbia o meno un’ispirazione politica, ma il punto non è questo.

Il punto è che a Saronno, di notte, è il Far West.

E l’Amministrazione non può lavarsi la coscienza rimbalzando la responsabilità al governo nazionale, accusando la Sinistra di aver favorito un panorama legislativo ipergarantista e di aver riempito la penisola di immigrati molti dei quali delinquono. Tutto questo è senz’altro vero, ma la maggioranza che attualmente amministra la città lo sapeva bene anche quando si presentò nell’agone elettorale alle scorse Comunali, affidando le proprie fortune proprio all’assicurazione di garantire la sicurezza cittadina.  Dunque la domanda da porsi è la seguente: ha fatto questa Amministrazione quanto poteva per realizzare il punto fondamentale del suo programma, ma per meglio dire la stella polare della propria avventura politica?

Le devastazioni di ieri notte, ultime di una lunga serie di atti vandalici, furti, danneggiamenti,  rispondono un NO forte e chiaro.

Resta da chiarire, anzi da ribadire, che cosa l’Amministrazione poteva fare e non ha fatto. Invece di riempire la città di inutili telecamere, poteva utilizzare risorse a bilancio per pagare lo straordinario notturno alla nostra Polizia Locale, facendo in modo che almeno un’auto si affiancasse a quella dei Carabinieri nella perlustrazione della città. Poteva altresì fare in modo che Carabinieri e Polizia Locale si ripartissero il territorio da perlustrare. Ancora: in luogo di bocciare in Consiglio la mozione del sottoscritto incentrata sulle “Passeggiate della sicurezza” da parte di cittadini selezionati e formati ad hoc, avrebbe potuto darvi corso. Invece vi ha dato corso soltanto sulle pagine ingiallite del Documento Unico di Programmazione, dove continuano a leggersi le seguenti parole: “Si vuole promuovere la partecipazione di cittadini che volontariamente vogliano incrementare la sicurezza con la finalità di recuperare lo spirito di comunità (…) in particolare si vuole agevolare la costituzione di volontari che vogliano rendersi disponibili alle uscite delle scuole o a vigilare quelle aree dove si dovessero riscontrare situazioni di insicurezza. Parole evidentemente mendaci e inutili, autentiche prese in giro dei cittadini che mai hanno visto iniziative del genere.

Chi scrive la nota presente non sa quale compagine politica potrebbe invertire questa tendenza dopo le prossime elezioni cittadine, ma crede di sapere chi NON è in grado di farlo. Se poi l’elettorato vorrà ritentare la stessa sorte, verosimilmente per vandali e ladri e quant’altro saranno altri cinque anni di baldoria.

Alfonso Indelicato – Consigliere comunale indipendente a Saronno