Gelarda (Lega):Lavori viale Regione Siciliana in alto mare
I Lavori in viale Regione Siciliana sono in alto mare. Non è vero che si riaprirà a breve come dichiarato dal Comune
"Non ci sono tempi certi sulla fine dei lavori in viale Regione Siciliana, altezza via Principe di Paternò, per il semplice fatto che non sappiamo neanche quando inizieranno. Tutto ciò smentisce ciò che aveva dichiarato pochi giorni fa il comune, parlando di riapertura di strada ad aprile e maggio- dichiara Igor Gelarda capogruppo della Lega a Palermo. Sotto la zona chiusa al traffico ci sono due canali sotterranei. Il Mortillaro, il più piccolo tra i due, del quale si sta occupando, con lavori di Somma urgenza, il Comune di Palermo, per un importo di 250 mila euro stanziati dal Ministero dell' interno. Su questo primo canale le operazioni preliminari sono iniziate, mentre i lavori sul posto dovrebbero avere inizio a breve e termineranno tra maggio e giugno. Ma ciò non basterà a riaprire la strada.
Perché la parte più complessa è quella relativa all'altro canale più grande del precedente da cui dista pochi metri, il Passo di Rigano. Per la cui messa in sicurezza pare si debba invece attivare l' Autorità di bacino della Regione.
L'alveo del canale, nel tratto sottostante il cantiere, privato del fondo in cemento si è ribassato di circa 1 metro, mettendo in luce le fondazioni degli argini realizzati in pietrame.
Allo stato attuale nessuno può escludere che tale ribassamento possa essere pericoloso e creare cedimenti, come ad esempio una voragine sulla strada. Per la messa in sicurezza del Passo di Rigano è stimata una spesa di altri 500 mila euro, che al momento non sono stati stanziati, nè messi a disposizione da nessuno. Quindi nessuno sa quando inizieranno i lavori.
Altro che città bioecologica di cui farnetica qualcuno, vittima di troppe visioni fantastiche. Il risultato è che per i prossimi mesi, probabilmente tanti, i palermitani saranno costretti a restare imbottigliati nel traffico di viale Regione Siciliana, molto più di quanto non lo fossero prima, conclude Gelarda "