Francia, pecorino toscano richiamato per la presenza di listeria monocytogenes
Il richiamo non riguarda al momento il mercato italiano
Francia, pecorino toscano richiamato per la presenza di listeria monocytogenes. Il richiamo non riguarda al momento il mercato italiano
Nuovo allarme alimentare nella UE per un prodotto italiano contaminato microbiologicamente. Si tratta del Pecorino Toscano senza marca prodotto dalla COOPERATIVA AGRICOLA PRODUTTORI LATTE VALDORCIA S.R.L. con sede a Radicofani, in provincia di Siena, alla via Dell`Orcia loc.. Contignano (Bollo sanitario CE IT 0944). Nello specifico si tratta del Pecorino Toscano DOP stagionato, Tradizioni d’Italia, codice a barre 021872600000000 (GTIN) con termine minimo di scadenza 21/11/2021. Tale lotto in confezione a peso, è stato posto in vendita nei supermercati E.LECLERC SAINT-DENIS-LES-PONTS, in Francia dal 12/08/2021 al 26/08/2021. Lo comunica il distributore DUNOIS DISTRIBUZIONE LECLERC DUNOIS CHATEAUDUN SAS, raggiungibile allo 0237453923 (Contatto servizio consumatori in Francia) in una nota. Alcuni di questi prodotti sono stati commercializzati prima della misura di ritiro. Si raccomanda a chi li detiene di non consumarli e distruggerli, o di essere rimborsati. La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti. Nei Paesi occidentali, la malattia si sta rivelando sempre più un importante problema di sanità pubblica. Seppur relativamente rara, infatti, si può manifestare con un quadro clinico severo e tassi di mortalità elevati soprattutto in soggetti fragili quali neonati, anziani, donne gravide e adulti immuno-compromessi. Inoltre, negli ultimi anni, si sono verificate frequenti epidemie, soprattutto in seguito alla distribuzione di cibo contaminato attraverso le grandi catene di ristorazione. Il batterio che causa la listeriosi è ubiquitario, molto diffuso nell’ambiente e si trova comunemente nel suolo, nell’acqua, nella vegetazione e nelle feci di numerose specie animali, senza che questi mostrino sintomi apparenti. Può contaminare qualunque livello della catena di produzione e consumo degli alimenti. Può crescere e riprodursi a temperature variabili da 0 a 45°C, tende a persistere nell’ambiente e quindi essere presente anche in alimenti trasformati, conservati e refrigerati. La dose infettiva di Listeria è non è certa: il rischio di sviluppare la malattia si ha anche con bassi livelli di carica batterica, anche se la maggior parte dei soggetti adulti in buona salute non presenta alcun sintomo dopo il consumo di alimenti contaminati o può presentare sintomi gastroenterici quando la contaminazione è molto elevata. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione (ed è autolimitante nei soggetti sani), a quella invasiva o sistemica. L'Italia al momento non è interessata dal richiamo. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo francese (https://rappel.conso.gouv.fr/fiche-rappel/3305/Interne), invita i cittadini italiani che si recano per motivi turistici o che vivono in Francia a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto del prodotto interessato. L’allerta di rischio serio, è stata lanciata anche dal sistema RASFF, che comunica una tossinfezione alimentare avvenuta in Francia causata da Listeria monocytogenes, probabilmente correlata dal consumo di Pecorino toscano DOP stagionato. Al momento non si hanno notizie su lotti spediti verso il nostro Paese, in quanto le Autorità francesi non hanno indicato nelle note RASFF l’Italia tra i Paesi destinatari del lotto contaminato, anche se il Ministero della Salute, a titolo precauzionale, ha già avviato interlocuzioni con la Commissione europea e con le Autorità francesi, per sollecitare ulteriori informazioni su Paesi e lotti interessati.