Comacchio, Lido delle Nazioni, nuova stagione alle porte
La Regione sta per emanare l’ordinanza balneare 2021, il documento che di fatto sancisce per quest’anno l’inizio della stagione in contemporanea per il 29 maggio con l’entrata in servizio dei bagnini di salvataggio.
L’apertura degli stabilimenti sarà condizionata dalle restrizioni imposte, che ad esempio non consentono di aprire gli ombrelloni a Pasqua ma concedono ai bagnini la facoltà di proseguire con i lavori di allestimento dei bagni. La fine della stagione balneare è invece fissata al secondo weekend di settembre.
A spiegarlo è l’assessore al turismo Andrea Corsini, con una premessa: «Tutto dipenderà dall’andamento dell’epidemia, ma tra gli effetti delle restrizioni, il proseguo della campagna vaccinale e l’arrivo della bella stagione confidiamo di poter partire a fine maggio, come abbiamo programmato».
Confermati in spiaggia i protocolli dello scorso anno. Mascherine da indossare negli spazi al chiuso, mentre gli ombrelloni dovranno occupare una superficie di almeno 12 metri quadri, 18 nelle spiagge più grandi come quelle di Rimini, e - novità rispetto allo scorso anno - di 10,5 nelle spiagge più piccole, ovvero quelle soggette al fenomeno dell’erosione.
Dal 15 luglio stop all’uso di plastica monouso, nel solco di un percorso iniziato da qualche anno in Riviera per rendere le spiagge “plastic free”. Via libera anche al delivery in spiaggia e ai pasti serviti direttamente sotto l’ombrellone.
«Restiamo alla finestra. Ovvero a guardare quello che succede. Ma una cosa è certa. La gente non ha perso la voglia di viaggiare e le telefonate che ci arrivano lo testimoniano». A parlare in coro sono gli albergatori e operatori balneari della Riviera Romagnola che di fatto hanno già archiviato in anticipo le vacanze pasquali e che provano a scrutare il futuro con fiducia.
«In tanti richiedono informazioni – spiega Simone Battistoni, presidente del sindacato operatori balneari dell’Emilia Romagna - perché c’è tanta voglia mare. Ma attenzione, i più agguerriti, anzi gli unici che lo fanno hanno case di proprietà in Riviera. Le classiche seconde case dove ci si potrà recare anche a Pasqua. Questo è un buon segnale perché al di là delle restrizioni queste persone verranno quando possibile o quando si sentiranno più tranquille».