Pista ciclopedonale del Lago Maggiore: è sinergia Lombardia e Piemonte
Il rilancio di un percorso ciclo pedonale del Lago Maggiore, in sinergia con la Regione Lombardia e con affidamento dell’ipotesi di progetto ai politecnici di Milano e Torino, è una proposta che il Presidente della regione Piemonte Alberto Cirio ha ripreso in una serie di incontri nel Verbano Cusio Ossola.
La ciclopedonalizzazione del Lago Maggiore rappresenta un'importante occasione per lo sviluppo turistico del territorio con vacanzieri sempre più attenti a questo tipo di offerta. Il rilancio dell'ambizioso progetto che il presidente Cirio aveva già individuato come strategico negli anni da europarlamentare, con l’obiettivo di finanziarlo attraverso i fondi Ue, è emerso dopo il confronto del Governatore con i sindaci di Baveno e Stresa Monti e Severino che puntano alla realizzazione di una pista ciclopedonale che, partendo da Stresa, si allacci a quella di Verbania.
La proposta è stata sostenuta con forza dai parlamentari Mirella Cristina ed Enrico Montani e dal capogruppo del carroccio in Regione Piemonte Alberto Preioni che si impegneranno nei rispettivi ambiti per dare concretezza all'iniziativa.
“L'obiettivo di definire una pista ciclo pedonale unica per consentire il potenziamento dell’attività turistica, dell’attività sportivo/ricreativa, della mobilità sostenibile e della fruizione dei percorsi e dei luoghi storici e naturalistici presenti nel territorio, è una proposta che ci vede già in campo", sottolinea il sindaco di Baveno Alessandro Monti.
Infatti, con i sindaci di Stresa Marcella Severino e di Verbania Silvia Marchionini stavamo già lavorando assieme per un accordo di programma. Ovviamente questa scelta del Presidente Cirio dovrà far cambiare il nostro percorso comune a tre, vista la proposta della Regione di diventare capofila di questo ambizioso progetto.
"Noi ci siamo - prosegue il sindaco Monti – per dare il nostro contributo perché la mobilità ecosostenibile costituisce uno degli elementi caratterizzanti la tutela e la valorizzazione dell’ambiente soprattutto con riferimento ai territori del lago Maggiore e sta diventando, sempre più, fonte di attrazione turistica anche da parte di cittadini stranieri".
Aspettiamo ora le iniziative concrete, sapendo che una regia regionale può ovviamente rispondere meglio all’esigenza di concretizzare questo sogno, anche con la ricerca dei fondi a partire dalle risorse che l’Unione Europea mette a disposizione su questi progetti dalla forte valenza ambientale.