Castiglione Olona, storia della Collegiata

La storia della Collegiata iniziò il 7 gennaio 1422, quando papa Martino V, con apposita bolla, concesse al cardinale Branda Castiglioni di avviare la costruzione della chiesa

Castiglione Olona, storia della Collegiata

LA COLLEGIATA DI CASTIGLIONE OLONA

Note storico-artistiche

La storia della Collegiata iniziò il 7 gennaio 1422, quando papa Martino V, con apposita bolla, concesse al cardinale Branda Castiglioni di avviare la costruzione della chiesa che, da seicento anni, veglia sullo storico borgo di Castiglione Olona.

La Collegiata, dedicata alla beata Vergine del Rosario e ai SS. Stefano e Lorenzo, fu consacrata poco più di tre anni dopo, il 25 marzo 1425.

La progettazione e la direzione dei lavori furono affidate ai fratelli Pietro, Alberto e Giovanni Solari, architetti e lapicidi di un’importante famiglia che, a partire dal padre Marco da Carona, ebbe un ruolo di rilievo per circa un secolo nei maggiori cantieri del Ducato di Milano, dal Duomo alla Certosa di Pavia.

I Solari in Collegiata utilizzarono in modo armonioso ed equilibrato schemi compositivi della tradizione trecentesca lombarda.

La facciata a capanna è nobilitata dall’ampio rosone con forme nitide di chiara pietra e dal portale con la lunetta scolpita in cui, tra santi, compare il cardinale Branda a ricevere la benedizione del Bambino in braccio alla Vergine. 

Entrando in Collegiata, ci si trova immersi in una “luce gioiosa”: queste le parole usate nel 1432 da Francesco Pizolpasso, vescovo di Pavia e in seguito arcivescovo di Milano, che allora fu ospite del Branda. Una luce chiara e uniforme percorre le tre navate e si accende di colore nelle absidi.

Nell’abside centrale l’occhio si muove tra gli affreschi che rivestono la volta, le pareti, ma anche l’altare, lo spessore delle finestre e gli angoli più nascosti, opera di maestri toscani quali Masolino, Paolo Schiavo, Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta. Nelle navate laterali si posa su polittici e sculture in pietra policroma, attribuite a maestri lombardi, originari di Carona presso Lugano.

A loro è assegnato anche il sepolcro del Cardinale, con le Virtù che reggono l’arca scolpita con angeli,santi e la figura del Branda giacente: l’illustre prelato visse fino al 1443, vedendo il compimento di gran parte del suo progetto ideale che, da sei secoli, è visibile a tutti nei mattoni, nelle pietre, nei colori di Castiglione Olona.

Accanto all’abside meridionale della Collegiata si sviluppa la Canonica, nata quale sede per il collegio dei canonici, che segue il probabile tracciato dell’antica rocca; dal 2013 ospita tre sale museali con le opere più importanti del Tesoro della Collegiata

Nell’attiguo Battistero si apre lo scrigno d’arte più noto di Castiglione Olona: il ciclo di san Giovanni Battista, riconosciuto capolavoro di Masolino da Panicale.


Da maggio 2020 è in corso il progetto COLLEGIATA TERRA CIELO, promosso dalla Parrocchia Beata Vergine del Rosario con il contributo di Fondazione Cariplo: un piano biennale (2020-2021) che, grazie a un team multidisciplinare di professionisti, ha l’obiettivo di porre le basi per un’efficace strategia di manutenzione programmata dell’intero Complesso, partendo da significativi approfondimenti diagnostici, e di promuovere gli  interventi prioritari per la tutela del patrimonio, stabiliti su base scientifica.