Brescia: il capo della Polizia Franco Gabrielli omaggia i caduti
cerimonie di intitolazione in onore della guardia scelta Angelo Pellegrino e della guardia Battista Prati.
Doppio appuntamento a Brescia per il capo della Polizia Franco Gabrielli che in mattinata ha partecipato alle cerimonie di intitolazione in onore della guardia scelta Angelo Pellegrino e della guardia Battista Prati.
Angelo Pellegrino morì il 15 maggio del 1970 a seguito di un incidente stradale mentre rientrava in caserma al termine del servizio e, quattro giorni dopo, Battista Prati perse la vita in servizio precipitando in una scarpata, con l’auto di servizio.
È a loro che i comuni di Villa Carcina e Botticino hanno reso omaggio mantenendo vivo il loro sacrificio per le comunità.
L’amministrazione comunale di Villa Carcina ha dedicato uno spazio verde, in via Fucine, alla guardia scelta Angelo Pellegrino. Alla cerimonia di scoprimento della targa d’intitolazione hanno preso parte anche il sindaco Moris Cadei, il prefetto della provincia di Brescia Attilio Visconti, il questore Leopoldo Laricchia e i familiari del poliziotto.
Nel comune di Botticino, i giardini di via don Luigi Milani da oggi avranno una stele di marmo che ricorderà l’intitolazione dell’area verde alla guardia Battista Prati. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità già presenti alla prima intitolazione, il sindaco della cittadina, Gianbattista Quecchia e i familiari di Battista Prati.
In entrambe le cerimonie è stato osservato un momento di raccoglimento terminato con l’esecuzione del silenzio da parte del trombettiere della Fanfara della Polizia di Stato.
Per ricordare i due appartenenti alla Polizia si è tenuto un incontro con la cittadinanza nel Teatro “Centrolucia” di Botticino. Qui, all'ingresso, due studenti, Alessandro e Marta, hanno recitato la poesia composta da Henry Scott Holland "La morte non è niente", in memoria di Battista Prati e di tutti i poliziotti caduti nell'adempimento del dovere.
Il capo della Polizia Franco Gabrielli nel suo intervento ha ricordato il sacrificio di Angelo e Battista sottolineando che “Il recupero della memoria è fondamentale per l’anima di un’istituzione come la nostra, così come lo è il senso di appartenenza con il suo portato di tradizioni e valori. Angelo e Battista non sono soltanto due servitori dello stato, due colleghi, sono qualcosa di più. Ricordandoli, guardando a chi ci ha preceduto e ha sacrificato la sua vita, recuperiamo le nostre radici su cui si fonda l’intera nostra Amministrazione”.
Brescia è anche la sede della scuola Pol G.A.I. ed è stata l’occasione per il prefetto Gabrielli di incontrare le donne e gli uomini che prestano servizio nella provincia lombarda e i giovani allievi della Scuola.