Bilancio, Nardi: "Un grave errore lo stop agli ecoincentivi alle auto"

Bilancio, Nardi: "Un grave errore lo stop agli ecoincentivi alle auto"

“Gli ecoincentivi – ricorda la Presidente Nardi – hanno un doppio valore aggiunto: da una parte aiutano a rinnovare il parco auto degli italiani che è troppo vecchio e troppo inquinante e quindi contribuiscono a migliorare la qualità del nostro ambiente, ma dall'altra sostengono un comparto, come quello dell'auto, che nel 2019 ha fatturato circa 93 miliardi di euro, pari al 5,6% del Pil, con 5.700 imprese e 250 mila occupati, cioè ben il 7% dell'intera forza lavoro dell'industria manifatturiera italiana”. “In più la crescita di questo mercato comporta anche ricadute benefiche per il nostro fisco – aggiunge Nardi -. Infatti le ultime agevolazioni, secondo i calcoli di Federauto (Federazione dei Concessionari Italiani) e UNRAE (associazione dei costruttori Esteri), hanno fruttato 58 milioni di euro di gettito IVA, oltre ai maggiori introiti legati all’immatricolazione dei veicoli, tra cui i vari bolli e l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), somma che avrebbe permesso di rifinanziare facilmente il fondo, almeno per le vetture di fascia con emissioni comprese tra 91 e 110 grammi di CO2 al chilometro”.

Ma oltre alle risorse l'attenzione della Presidente Nardi si concentra anche sugli intoppi burocratici che hanno frenato e stanno ancora ostacolando sia i concessionari che le famiglie. “Io personalmente sono a conoscenza di numerosi casi di ritardi nella consegna delle autovetture già prenotate e parzialmente pagate con acconto - spiega Nardi – . E questo, secondo Unrae, è dovuto al fatto che i concessionari si trovano di fronte a un sistema che non funziona come dovrebbe. Il problema è che la piattaforma che gestisce l’Ecobonus prevede un limite di 50 pratiche al giorno per ogni rivenditore registrato, con la conseguenza che nelle categorie con i fondi agli sgoccioli, un consumatore che pure ha concluso il suo acquisto rischia di non vedersi concedere gli sconti perché la sua pratica è stata completata quando ormai i fondi erano esauriti”.

 

 

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