Autostrade, perchè non abolire i pedaggi come in Spagna?
Richiesta di ONLIT
AUTOSTRADE: ONLIT, ABOLIRE I PEDAGGI COME IN SPAGNA. BASTA GARE PER INFRASTRUTTURE GIÀ AMMORTIZZATE
E’ di ieri la notizia che dal 1° settembre 2021 sarà eliminato il pedaggio su due autostrade catalane, per un totale di 474 chilometri. L’eliminazione del pedaggio avverrà perché scadranno le concessioni, così come già avvenuto nel 2019 su altre tre tratte di 652 chilometri. Entro la fine del 2021, quindi, oltre mille chilometri di autostrade spagnole saranno gratuite. In Italia invece si continua con opache trattative per la proroga, con gare per il rinnovo delle concessioni dove al massimo ci sono due concorrenti, con l’affidamento in house (Autobrennero, Autovie Venete e altre) o con convenzioni palesemente violate (Aspi). Sorprende che il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile dia per scontato che le concessioni siano eterne, visto che continua a rimetterle in gara la anche se le autostrade sono già stata ammortizzate. Inoltre, c’è una sostanziale limitazione alla concorrenza nelle gare per le concessioni, visto che risultano sempre avvantaggiate le società in scadenza di contratto. Ciò avviene per gli alti costi di subentro (il valore degli investimenti non ancora ammortizzati che si ribalta sui conti economici e quindi sul Piano Finanziario della nuova concessionaria). In Italia, infine, le nuove concessioni perpetuano la struttura di quelle messe a gara, che non cambiano rispetto al passato, garantendo rendite di posizione e garanzie di redditività ai gestori, e svantaggi al pubblico, con alte tariffe e scarsa manutenzione. Il Ministero continua a procedere come se negli ultimi anni, nel settore, non fosse successo nulla: lo stallo della trattativa con Aspi (che va avanti da 18 mesi) lo dimostra. Anche l’Autorità dei Trasporti, che ha competenza in materia di autostrade, si riduce ad un ruolo di timido regolatore dei pedaggi. Le scadenze di concessione devono essere l’occasione per rimodellare il settore autostradale, applicando finalmente le regole europee e passando da anacronistiche concessioni a contratti di servizio snelli, trasparenti e a pedaggio zero.
Dario Balotta presidente Osservatorio Nazionale Infrastrutture e Trasporti