Appello alla mobilitazione, italiani salvate i vostri figli bambini e adolescenti, dalla terapia genica sperimentale
Serve coesione per tutelare gli Italiani
Appello alla mobilitazione, italiani salvate i vostri figli bambini e adolescenti, dalla terapia genica sperimentale
27 Luglio, appello alla mobilitazione di tutti gli italiani per salvare i nostri figli bambini e adolescenti dalla terapia genica sperimentale denominata «vaccino anti Covid-19»
I 12 fatti medico-scientifici per cui non bisogna inoculare ai bambini e agli adolescenti il farmaco a terapia genica sperimentale denominato «vaccino anti Covid-19»
Di Leonardo Guerra, biologo molecolare, responsabile per cinque anni dei Laboratori di Chemioterapia "in Vitro e in Vivo" e dei Progetti di Ricerca e Sviluppo (Area Antimicrobici) presso il Centro Ricerche Glaxo SpA; Co-Fondatore di «RareSplice srl», start-up, Spin-Off dell’Università di Ferrara, con un brevetto mondiale per una bio-tecnologia basata sulla correzione del mRNA destinata alla cura di Malattie Rare genetiche, in particolare la Atrofia Muscolare Spinale (SMA)
- La malattia da Covid-19 è caratterizzata da un’alta contagiosità / trasmissibilità (Ro/Rt) e una bassa letalità generale (<2%).
- Si tratta di una malattia che può sviluppare, se non trattata precocemente e in modo appropriato a domicilio, un quadro clinico di gravità media-severa nell’anziano (>65 anni), soprattutto quando sono preesistenti malattie croniche metaboliche. L’età media dei deceduti è, infatti, di 81 anni con almeno 4 comorbidità preesistenti.
- Sotto i 40 anni la letalità tende a crollare e in particolare sotto i 20 anni tende a zero, salvo profili di rischio specifici individuali (dati stratificazione della letalità pubblicati dal Sole24h_ISS). Molto frequentemente una volta contratto il virus nei giovani prevalgono gli asintomatici, qualche volta la malattia assume la sintomatologia di una normale influenza. In questo modo, la circolazione del virus può favorire l’immunizzazione naturale sterilizzante della popolazione vs Covid-19, portandoci progressivamente ad una convivenza progressivamente pacifica, in equilibrio (endemico), con tale virus.
- Il cd «vaccino Covid-19» utilizza una tecnologia con materiale genetico, mai utilizzata prima nell’uomo e si tratta di un vaccino in piena fase sperimentale (viene richiesto la firma del «Consenso informato» per essere somministrato), autorizzato da tutte le Agenzie Governative (inclusa AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco) con procedura d’emergenza (autorizzazione condizionata), dovuta alla pandemia e allo stato di emergenza sanitaria.
- I dati preliminari di «Sicurezza ed efficacia» sull’adulto, presentati dalle aziende che li producono, sono ancora incompleti. Soltanto entro Dicembre 2023, vedasi quanto dichiarato da AIFA nel RCP (Riassunto Caratteristiche di Prodotto) sarà possibile conoscere, tramite lo studio clinico sperimentale di fase III, randomizzato e in doppio cieco (vaccino vs placebo) attualmente in corso nella popolazione civile volontaria, se i cd vaccini sono sicuri ed efficaci.
- In particolare, anche i dati di efficacia presentati nello Studio Clinico (RCT, Studio Clinico Randomizzato) preliminare di Fase III negli adolescenti, risultano incompleti ed evidenziano, inoltre, la presenza dei “bias metodologici” rilevanti che, secondo noi, non ne garantiscono il necessario rigore scientifico.
- L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dichiara ufficialmente, infatti, che i giovani non devono essere vaccinati contro il Covid-19 perché i dati di «Sicurezza ed efficacia» non sono sufficienti per giustificarne l’uso nei giovani, popolazione in cui la malattia Covid-19 ha un rischio di letalità trascurabile, salvo situazioni individuali particolari (immunodepressi).
- Oltre a questo, la popolazione considerata ad alto rischio (>70 anni) è stata ormai vaccinata per la stragrande maggioranza.
- Per i non vaccinati con oltre 60 anni, anche per loro (inclusi i rari giovani) qualora positivi al virus, per prevenire lo sviluppo di una malattia con gravità medio-severa, esiste sempre la possibilità, già alla positività o ai primi sintomi, di curare precocemente e preventivamente le possibili complicanze dovute alle infiammazioni dell’endotelio del sistema cardiocircolatorio generate dall’infezione, che favorisce fenomeni tromboembolici e non solo.
Da notare che nel Regno Unito e Israele, i Paesi in cui il tasso di vaccinazione raggiunge i livelli massimi, coprendo la maggioranza della popolazione, il virus circola in abbondanza a testimoniare che l’immunità indotta dal vaccino non è sterilizzante e che con ogni probabilità non si potrà raggiungere l’immunità di gregge.
- I dati di Farmacovigilanza passiva (che sottostimano fortemente le reazioni avverse e la loro qualità per il limite metodologico scelto e sono solo la punta dell’iceberg), segnalati spontaneamente nei primi 6 mesi di vaccinazione (a livello dell’Unione Europea, degli USA e Israele), evidenziano un rischio di sicurezza grave per gli adolescenti, legato all’attività biologica dell’antigene (Spike) con attività tromboembolica, che possono favorire nei soggetti giovani predisposti (non si conoscono però i fattori di rischio) lo sviluppo eventi trombo-embolici severi. Lo stesso dicasi per le miocarditi/pericarditi.
- Da sottolineare, inoltre, che in due studi giapponesi di bio-distribuzione si è notato una potenziale concentrazione (tropismo), dopo rispettivamente 48h e 24h, della proteina Spike nell’ovaio e nel testicolo (potenziale rischio di sterilità), anche nel midollo osseo (potenziale rischio di genotossicità). Si è visto sperimentalmente, peraltro, che la proteina Spike supera la barriera ematoencefalica (potenziale tossicità neurologica), fattore questo che potrebbe essere messo in relazione con la perdita, seppur temporanea, della vista e dell’udito, di altre funzioni fisiologiche segnalate in alcuni giovani dopo la vaccinazione Covid-19.
- Non si conoscono, infine, e non sono ad oggi prevedibili le conseguenze della vaccinazione a medio e lungo termine sulla popolazione.
Per le ragioni, sopracitate, si richiede di rivedere e bloccare immediatamente la vaccinazione degli adolescenti e dei bambini che rappresentano il futuro della nostra Nazione per gli inesistenti benefici e per la presenza di evidenti rischi potenzialmente gravi che potrebbero compromettere, nel migliore dei casi funzioni come quella riproduttiva, o severi con problemi neurologici, sviluppo di neoplasie, malattie autoimmuni o addirittura trombosi e/o miocarditi correlate, ingiustificabili e inaccettabili per prevenire la malattia Covid-19 che se contratta in questa popolazione risulta perlopiù asintomatica, comunque curabile a domicilio, con una letalità stimata tendente a zero (3,4/1.000.000).
Appello alla mobilitazione di tutti gli italiani per salvare i nostri figli bambini e adolescenti dalla terapia genica sperimentale denominata «vaccino anti Covid-19»
Di Magdi Cristiano Allam, Presidente del Movimento «Noi amiamo l'Italia»
Dopo la conferenza stampa dell’11 giugno 2021 presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio a Roma, a cui hanno partecipato il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico del Governo e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, in cui hanno comunicato che «ci sono tutti i presupposti per una campagna di vaccinazione in fascia adolescenziale», il Governo sta accelerando nel piano di inoculazione del siero di terapia genica sperimentale, denominato ufficialmente «vaccino anti Covid-19», agli adolescenti dai 12 ai 16 anni.
Il 16 luglio 2021 il “Comitato Tecnico Scientifico” di nomina governativa ha sostenuto: "Quanto agli studenti di età eguale o superiore ai 12 anni benché, per questi ultimi, è noto che lo sviluppo di una sintomatologia grave sia evento infrequente e che i casi letali sono estremamente rari, nondimeno si rivela essenziale avanzare celermente con la campagna vaccinale".
Formalmente la cosiddetta «vaccinazione» degli adolescenti non è obbligatoria, ma di fatto lo sarà perché il Governo è orientato a imporre il ricatto che solo ai vaccinati sarà consentito di frequentare la scuola «in presenza», mentre i non vaccinati saranno costretti a stare confinati a casa seguendo le lezioni tramite la «didattica a distanza», nonostante lo stesso Ministero dell’Istruzione abbia ammesso il fallimento della cosiddetta Dad.
Più in generale il Governo, con il supporto massiccio dei mezzi di comunicazione di massa, sta veicolando il messaggio destinato ai giovani in cui si sostiene che solo grazie alla vaccinazione anti Covid-19 potranno riscattare la propria libertà, intesa come libertà di uscire di casa, andare in vacanza, frequentare le discoteche o i luoghi di aggregazione sociale come i concerti e gli stadi.
Ugualmente si inculca negli adolescenti il convincimento che la vaccinazione anti Covid-19 sarebbe un atto di responsabilità, un dovere etico, nei propri confronti e nei confronti degli adulti con cui sono in contatto, dai genitori e familiari a casa agli insegnanti a scuola, tutelando la propria salute e la salute degli adulti che sono più fragili di fronte alla malattia Covid-19.
Il lavaggio di cervello degli adolescenti, tramite degli “influencer” assoldati sulle piattaforme virtuali di socializzazione fruibili attraverso i cellulari, ha raggiunto il culmine con le denunce legali fatte da alcuni adolescenti, anche con il sostegno di taluni docenti, contro i propri genitori contrari a sottoporli a una terapia genica sperimentale, che hanno costretto i genitori a firmare la liberatoria per la vaccinazione dei figli minorenni, sancendo un lacerante scontro familiare che certamente non giova alla crescita sana degli adolescenti.
Su un piano strettamente logico è irrazionale affermare che bisogna vaccinare i non vaccinati per non contagiare i vaccinati. Sussiste una contraddizione tra il sostenere che il cosiddetto vaccino anti Covid-19 garantirebbe l'immunizzazione del vaccinato e che di conseguenza solo i vaccinati possono svolgere in sicurezza sanitaria l'insieme delle attività quotidiane, e tra il sostenere che i non vaccinati rappresenterebbero una minaccia alla salute della collettività e il principale nemico pubblico, che vanno pertanto discriminati, segregati e sanzionati, obbligandoli al confino a casa loro, privandoli di diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione nel contesto del rispetto e della tutela della vita, dignità e libertà di tutti i cittadini. Perché se il vaccinato fosse realmente immunizzato non dovrebbe in alcun modo temere il possibile contagio del non vaccinato.
Per un altro verso prendiamo atto che finora l'Unione Europea, la cui legislazione prevale sulla legislazione nazionale italiana, non impone l'obbligo della vaccinazione. Il cosiddetto «Certificato digitale Covid», in inglese «Digital Green Certificate», semplificato in «Green pass», viene rilasciato sia ai vaccinati sia ai non vaccinati che attestino di essere negativi al tampone o di aver sviluppato gli anticorpi dopo la guarigione dal Covid-19 che nel caso dei bambini e degli adolescenti viene perlopiù contratto in modo asintomatico o paucisintomatico.
Ugualmente prendiamo atto che finora l'Organizzazione Mondiale della Sanità, a cui l'Italia si è affidata nella gestione della pandemia di Covid-19, sconsiglia la vaccinazione dei bambini.
Il contesto mondiale in cui il Governo si appresta a rendere di fatto obbligatoria la cosiddetta «vaccinazione anti Covid-19» agli adolescenti dai 12 ai 16 anni entro il mese di settembre per una «scuola sicura», affermando che solo vaccinando tutti gli studenti si potrà garantire la frequentazione «in presenza», è di estrema problematicità.
Innanzitutto si consolidano i dubbi sulla natura del virus Sars-Cov-2, con sempre più scienziati americani convinti che sia stato prodotto nell’Istituto di Virologia di Wuhan in Cina, una convinzione basata sul fatto che scienziati americani con fondi americani hanno direttamente operato a Wuhan. Questo fatto, se accreditato ufficialmente, spiegherebbe la specificità di un virus sostanzialmente diverso e più aggressivo dei virus naturali, così come non escluderebbe l'ipotesi che il Sars-Cov-2 sia stato usato come un'arma virologica e che stiamo subendo la prima guerra biologica mondiale.
In secondo luogo sono fondati i dubbi sui cosiddetti «vaccini anti Covid-19», più correttamente definibili sieri di terapia genica, ancora in fase sperimentale, che provocano morti e vittime gravi, così come alimentano le «varianti» ancor più contagiose e letali, che comunque non «immunizzano» dato che il vaccinato può contagiarsi, ammalarsi e contagiare.
Ma soprattutto è semplicemente inaccettabile che per la paura di contagiarsi, ammalarsi e di morire di Covid-19 si sia imposta a livello mondiale una «dittatura sanitaria», con la regia dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e assoggettata alla «dittatura finanziaria» delle multinazionali della farmaceutica, che per la paura di contagiarsi, ammalarsi e morire ha inculcato nelle masse la rinuncia a vivere normalmente sacrificando la propria libertà e dignità;
ha alimentato la diffidenza nei confronti del prossimo concepito come il possibile «untore» da evitare indossando la mascherina e mantenendo il «distanziamento fisico» denominato ufficialmente «distanziamento sociale»;
ha devastato l'economia condannando a morte soprattutto le piccole imprese che in Italia costituiscono il fulcro del sistema dello sviluppo e accrescendo la massa di disoccupati e di poveri;
ha destabilizzato la società facendo esplodere lo scontro tra i paladini del “lockdown” o serrata generale e dell'obbligatorietà del cosiddetto vaccino anti Covid-19, e tra i cittadini che nutrono delle legittime perplessità sull'insieme della realtà del Sars-Cov-2, dei cosiddetti vaccini anti Covid-19, della gestione complessiva della pandemia, e che pertanto vengono discriminati, criminalizzati, sanzionati con la prospettiva di essere segregati trasformandoli nel principale nemico della società da censire, contrastare, aggredire psicologicamente, socialmente e finanziariamente fino alla sua resa totale;
ha provocato sul piano personale la crescita delle malattie psichiche dall'ansia alla depressione fino al suicidio contagiando soprattutto i giovani;
ha accentuato il tracollo demografico che rappresenta in assoluto la nostra vera principale emergenza e che condanna all'estinzione la popolazione italiana in particolare e le popolazioni europee in generale.
In questo quadro complessivo la decisione del Governo italiano di obbligare di fatto gli adolescenti dai 12 ai 16 anni a farsi somministrare una terapia genica sperimentale, ufficialmente denominata «vaccinazione anti Covid-19», che prelude a imporre la medesima pratica anche ai bambini, è da denunciare come un crimine contro l’umanità.
Tutti noi genitori, tutti gli italiani intellettualmente onesti e moralmente integri, compresi quelli che volontariamente o meno si sono fatti inoculare il cosiddetto «vaccino anti Covid-19», hanno il dovere di mobilitarsi per impedire che si metta a rischio la vita dei nostri figli e il futuro della nostra popolazione.
Nessuna madre e nessun padre possono accettare che il proprio figlio venga sfruttato come cavia nella sperimentazione di una terapia genica che potrebbe provocare la sua morte immediata, renderlo invalido, in prospettiva condannarlo alla sterilità e alla mercé di malattie autoimmuni incurabili.
Il Movimento «Noi amiamo l'Italia» lancia un appello alla mobilitazione di tutti gli italiani per salvaguardare la vita dei nostri figli, promuovere la sopravvivenza della popolazione italiana, riscattare l'Italia come Stato nazionale indipendente e sovrano, far rinascere la nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, greco-romane, umaniste e illuministe.
Chiedete a tutti di aderire all’Appello indicando il proprio nome, cognome e professione, cioè l’attività che si svolge o che si è svolta in passato. Inviate tutte le adesioni al canale Whatsapp privato di Marialuisa Bonomo (collegato al cellulare 335234430), in modo che non vadano perse.
Hanno aderito all'Appello
Magdi Cristiano Allam, Presidente di «Noi amiamo l'Italia»
Leonardo Guerra, Biologo molecolare, Consulente indipendente per IQVIA e altre Aziende di servizi farmaceutici
Gabriele Gatti, Avvocato, Direttivo «Noi amiamo l'Italia»
Marialuisa Bonomo, Assistente di Magdi Cristiano Allam, Direttivo «Noi amiamo l'Italia»
Tommaso Monfeli, Avvocato, Direttivo «Noi amiamo l'Italia»
Giuseppe Lavra, Medico, già Primario internista dell'Ospedale San Giovanni-Addolorata di Roma
Enrico Dessy, Medico specialista in Oncologia, già Professore associato di Anatomia patologica presso l’Università di Brescia
Gianni Zecchel, Medico Odontoiatra
Rosario Pirracchio, Medico
Massimiliano Bernabei, Medico Veterinario
Elena Rizzi, Farmacista
Francesco Golinelli, Avvocato
Elisabetta Billitteri, Avvocato
Stefania Celenza, Avvocato
Ersilia Barracca, Avvocato
Renato Gasparini, Avvocato
Giuseppe Bazzanella, Imprenditore
Giorgio Bongiorno, Ingegnere e Poeta
Mario Marini, Imprenditore, Presidente Confesercenti Friuli-Venezia-Giulia
Roberto Belloni, Pastore Evangelico Pentecostale, Sabaoth Church Verona
Pietro Marinelli, Docente di Diritto in un Istituto superiore di Milano
Alberto Gava, Studente universitario, Analista e consulente gestionale
Elisabetta Beggio, Assistente immobiliare
Gaetano Strano, Dottore Commercialista
Andrea De Tomasi, Informatore Chirurgia ortopedica
Euro Rossi, Generale dell’Aeronautica, Ufficiale della Repubblica con conferimento del Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi
Pietro Gianassi, Operatore Polizia di Stato
Antonella Sarri, Operatore Polizia di Stato
Elena Franchi, Pastore Evangelico Pentecostale, Sabaoth Church Verona
Alberto Cicuta, Commercialista, Direttore Confesercenti Friuli-Venezia-Giulia
Elio Cabib, già Docente universitario
Sara De Angelis, Amministrativa Policlinico Campus Biomedico di Roma
Carlo Favero, Docente di Religione
Simonetta Ercoli, Docente di Scienze in pensione
Giulia Guerra, Impiegata
Silvia Donfrancesco, Docente di Lingue
Annalisa Moro, Docente
Angela Maria Martino, Docente in pensione
Adolfo Magrin, Imprenditore
Lamberto Galeazzo, Presidente Associazione Culturale La Crose che gestisce il Museo Archeologico Ambientale delle Acque del Padovano (Maaap)
Patrizia Mecchia, Docente in pensione, Referente didattiica al Museo Maap di Padova per l'Ass. Culturale La Crose
Bhupinder Kaur, Mamma di 5 figli
Davide Bellagamba, Ingegnere, Direttore aziendale, Membro del Mensa, Padre di 5 figli
Leonardo Mura, Imprenditore
Susan Claudia Alazraki, Pensionata
Cinzia Zanon, Istruttore di nuoto e acquagym
Elisabetta Travella, Addetta commerciale
Lino Garbin, Architetto
Lucia Moliterni, Bancaria in pensione
Elvira Pinazzi, Docente di Musica
Paola Ramella, Docente di Italiano e Inglese
Ivo Ramella, Ingegnere
Paola Garau, Coadiuvante presso Centro ottico
Renzo Cadamuro, Dirigente bancario in pensione
Graziella Scartoccetti, Artigiana
Maria Damian, Dipendente Provinciale in pensione
Paolo Cracco, Libero professionista
Rita Antronaco, Casalinga
Stefano Di Francesco, Operatore finanziario
Gisella Mascetti, Impiegata nel Tessile in pensione
Tiziana Minezzi, Psicomotricista e mamma
Stefano Serafini, Progettista meccanico
Monica Segato, Artigiano
Marco Daniele Cavazzini, Operaio metalmeccanico
Debora Forzini, Commercialista
Lisa Giannelli, Impiegata
Francesco Violini, Pensionato
Mauro Bettoni, Artigiano
Barbara Gazzurelli, Disoccupata
Renato Nicola Noris, Pensionato
Debora Araldi, Docente Scuola d’infanzia, mamma di due figli
Andreina Trapletti, Funzionario della Pubblica amministrazione
Michele Ghiglianovich, Pensionato, ex Ufficiale Polizia locale
Gianfranco Cucco, Pensionato
Cesare Quadri, Architetto
Fabio Paoli, Architetto
Barbara Sanavia, già Operatrice di Patronato, mamma
Stefano Valiani, Imprenditore
Giusy Saporito, Artigiano
Giuliano Bonipozzi, Socio dipendente Autotrasporti
Michele Amenta, Accompagnatore turistico
Gualtiero Olivero, Pastore Cristiano Evangelico e Massaggiatore
Orazio Cavazza, Imprenditore
Norma Hengstenberg, Guida turistica
Antonio Schiavone, Carabiniere in pensione
Davide Falavegna, Artigiano
Silvana Della Rocca, Impiegata
Dhurata Sheshaj, Perito chimico farmaceutica (disoccupata), madre e nonna
Carlo Maria Scalisi, Funzionario assicurativo, padre di famiglia
Giovanni Luca Agostini, Ingegnere e Libero professionista
Graziella Michelotto, Impiegata
Mariarosa Pellizzari, Docente di Lettere in pensione
Paolo Zecchetti, Libero professionista
Andrea Iaia, Pensionato
Guido Focardi, Editore musicale
Luca Pischedda, Direttore operativo
Tiziano Adami, Commerciante
Antonio Campadello, Imprenditore
Sergio Ragni, Operatore Pubblica sicurezza
Alessandra Santoni, Disoccupata
Vito Tarini, Pensionato
Maria Rita Martinelli, Pensionata
Franco Govoni, Pensionato
Rina Minezzi, Pensionata
Anna Casoni, Pensionata
Loris Borghesani, Pensionato
Melina Pappalardo, Operatrice Socio Assistenziale
Elisa Gallo, Consulente fiscale
Saurina Gómez, Mediatore Culturale
Grazia Manuele, Funzionario
Santo Privitera, Impiegato
Agostina Comis, Pensionata
Norma Franzini, Casalinga
Ambra Vera, Operatrice culturale
Stefania Angemi, Educatrice scolastica
Donatella Tomas, Dipendente pubblica
Simona Ragni, Cameriera
Monica Spaccatini, Disoccupata
Rubens Ragni, Psicomotricista
Marco Moretto, Maestro di tennis