Lettera aperta al Comandante Generale della Guardia di Finanza. Appuntato scelto in congedo Antonio Dal Cin, Vittima del Dovere.
riceviamo e pubblichiamo
La lunga difesa dei diritti civili e sociali, della salute pubblica e dei lavoratori di Antonio Dal Cin continua strenuamente da anni, per evitare che altri dipendenti (pubblici o privati) possano essere esposti, loro malgrado, a gravi malattie nel suo caso, con insorgenza di patologia asbesto correlata di origine professionale, avendo prestato servizio per lunghi anni in esposizione a polveri e fibre di amianto.
Antonio con il suo esempio da coraggio a colleghi e altre persone nella sua stessa condizione oppure anche peggiori, per questo merita rilevanza, anche per dare la giusta dignità alla sua famiglia, come a tutte le famiglie delle vittime del dovere e del lavoro.
In questo periodo c'è bisogno di esempi positivi, come quelli di Antonio, che possono generare emulazione per migliorare questa società che si è scoperta malata per colpa di errori di costruzione o di sottovalutazione di pericoli per esposizioni a sostanze che possono diventare tossiche e cancerogene.
Questa volta Antonio Dal Cin invia la lettera al Comandante Generale della Guardia di Finanza, nella sua qualità di appuntato scelto in congedo Antonio Dal Cin, e di vittima del Dovere.
Le sue precarie condizioni di salute peggiorano anche quelle economiche familiari non potendo ovviamente lavorare e con una pensione che non consente di vivere serenamente e degnamente.
La grande statura morale e l'attaccamento al dovere, ma anche al suo ormai ex corpo di appartenenza, non certo per sua volontà,nonostante la malattia e le difficoltà che sta vivendo sono esemplari nell'espressione: " di chi come me ha fatto parte di questa grande e meravigliosa famiglia che è il prestigioso Corpo della Guardia di Finanza."