Treni ad idrogeno sulla linea Brescia - Iseo - Edolo

FNM, A2A e Snam hanno firmato un accordo per sviluppare la mobilità a idrogeno verde in Lombardia

Treni ad idrogeno sulla linea Brescia - Iseo -  Edolo
Fotografia, Parinyan Gamluan

30 Dicembre 2020

Il presidente di FNM Andrea Gibelli, l'amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini e Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, hanno firmato un accordo per realizzare forniture e rifornimenti ad idrogeno da fonti rinnovabili e da recupero di materia, che alimentino i nuovi treni della linea Brescia - Iseo - Edolo a partire dal 2023.

H2iseO è il nome del piano che permetterà di dar vita alla prima "Hydrogen Valley", soprattutto nel Sebino e in Valcamonica, e fa parte di un disegno che mira alla creazione di servizi di mobilità costruiti secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La Val Camonica è piena di centrali che producono energia da fonti rinnovabili come l'idroelettrico e potrebbe diventare un modello da replicare in altre aree del paese.

I primi treni ad idrogeno della linea Brescia - Iseo - Edolo si muoveranno a zero impatto ambientale, in una logica di filiera ed economia circolare, rappresentando il primo esempio di totale decarbonizzazione del trasporto pubblico locale.

L'obiettivo sarà infatti la decarbonizzazione dell'intero trasporto pubblico della valle, oltre che della mobilità privata, grazie alla versatilità delle stazioni di rifornimento.

I nuovi treni saranno acquistati da FNM e saranno affidati a Trenord e sostituiranno gli attuali treni a motore diesel sulla linea ferroviaria gestita da FERROVIENORD (società al 100% di FNM).

Entro il 2025 la soluzione ad idrogeno verrà estesa anche al trasporto pubblico locale, con circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FNMAutoservizi (società al100% di FNM), probabilmente estesa anche alla logistica merci.

L'idrogeno può favorire la transizione energetica verso l'obiettivo europeo di emissioni CO2 zero al 2050.

Nel piano 2020-2024 di Snam saranno investiti 150 milioni di euro nello sviluppo di sistemi di rifornimento dedicati alla mobilità ferroviaria sostenibile, che permetterà di convertire ad idrogeno le tante tratte ancora non elettrificate della rete italiana.

I treni saranno il primo passo nella creazione di una filiera nazionale dell'idrogeno, che garantirà nuovo sviluppo e nuova occupazione.

                           

                               

                                                   

                                   

 Francesca Cavellini