Stati Uniti d'Europa. Brexit: i danneggiati saranno i cittadini britannici
Bastano 2 numeri per capire: a) il 47
Stati Uniti d'Europa. Brexit: i danneggiati saranno i cittadini britannici
Roma, 07.12.2020. Non ci vuole molto a capire che l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea danneggerà prevalentemente i cittadini britannici.
Bastano 2 numeri per capire:
a) il 47% delle esportazioni britanniche è verso la Ue;
b) il mercato europeo è di 450 milioni di consumatori comunitari.
Tutto ciò comporterà l'introduzione di dazi alle merci provenienti dal Regno Unito, mentre non ci saranno per i commerci all'interno dell'area europea.
Non l'hanno capito i sudditi di Sua Maestà, la regina Elisabetta II, quattro anni fa, quando con un referendum consultivo decisero di uscire dalla Ue.
Vero è che durante la campagna referendaria l'informazione per il pro Brexit fu infarcita di menzogne e mezze verità, come ammesso in seguito dai suoi stessi promotori, ma anche i governanti dell'epoca non ebbero il coraggio di considerare i risultati referendari per quello che erano, cioè, consultivi e, visto che il favore per la Brexit era limitato a 52%, potevano soprassedere e avviare trattative con l'Ue per risolvere i problemi che si erano posti.
Occorre saper far politica che è, anche, l'arte della mediazione, ma ci vogliono i mediatori, cioè i Politici (con la P maiuscola).
L'attuale premier Boris Johnson, dopo aver approvato un accordo con l'Ue che ha disdetto 2 mesi dopo, con le conseguenze che abbiamo scritto sopra, e dopo aver negato la pericolosità del Coronavirus, ed esserne infettato, ha avviato una serie di provvedimenti di contenimento della diffusione del virale.
Insomma, sembra che occorra sbattere la testa sul muro per capire che il muro è duro.
Noi lasceremo una candela accesa alla finestra, affinchè il popolo britannico possa ritrovare la casa comune che è l'Europa.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc