LANCINI (Lega): si controllino le emissioni del Parlamento Europeo
«In molti - spiega Lancini - nelle istituzioni europee tuonano sulla necessità di raggiungere al più presto la neutralità climatica, mentre l’europarlamento propone addirittura un taglio del 60
LANCINI (Lega): «L’UE VUOLE LA NEUTRALITÁ CLIMATICA? INTANTO PENSI ALLE EMISSIONI DELL’EUROPARLAMENTO!»
(Bruxelles, 16 nov) - L’Eurodeputato Danilo Oscar Lancini (Lega) interviene commentando uno studio commissionato dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo sulle emissioni generate dalle attività dell’europarlamento.
«In molti - spiega Lancini - nelle istituzioni europee tuonano sulla necessità di raggiungere al più presto la neutralità climatica, mentre l’europarlamento propone addirittura un taglio del 60% delle emissioni entro il 2030, imponendo di fatto interventi molto onerosi a Stati, imprese e cittadini.
Ma a Bruxelles sembrano dimenticare le emissioni generate dalla doppia sede del Parlamento Europeo, con le attività dell’organizzazione ed i relativi spostamenti dello staff e degli esponenti istituzionali: uno studio discusso oggi in Commissione Ambiente le quantifica in ben 110.570 tonnellate di CO2-eq all’anno. Un tema che chi propone il “Green New Deal” non può tentare di nascondere sotto il tappeto o pensare di risolvere finanziando solo qualche mini-progetto di compensazione in Africa.
La doppia sede Strasburgo-Bruxelles, oltre a rappresentare un costo notevole come ha certificato la Corte dei Conti UE, è un evidente segnale di scarsa credibilità nell’affrontare i temi dell’ambiente e della transizione verde.
Se l’Unione Europea - conclude Lancini - vuole essere coerente con i principi che proclama, intervenga innanzitutto su un problema che la riguarda direttamente!»