Sanità in Calabria, la storia di Santo Gioffrè durato poco

«Quando qualcuno sta per realizzare qualcosa di importante viene allontanato».

Sanità in Calabria, la storia di Santo Gioffrè durato poco

È nato il 13 maggio 1954 a Seminara, studi nel seminario vescovile di Mileto fino al primo anno delle scuole medie per poi completarle a Seminara. A Palmi frequenta il liceo classico Nicola Pizi. Si laurea in medicina e chirurgia all'Università degli Studi di Messina nel 1981. Quattro anni dopo si specializza in ginecologia ed ostetricia nella stessa università. È stato eletto più volte consigliere al Comune di Seminara e, dal 1994, due volte Consigliere provinciale nel collegio Seminara - Delianuova di cui ha ricoperto la carica come assessore alla cultura della provincia di Reggio Calabria.(wikipedia).

Nel 2015 viene nominato dalla giunta Oliverio come commissario straordinario dell'ASP di Reggio Calabria[4]. È stato il primo a denunciare le anomalie dei pagamenti all'ASP di Reggio Calabria[5][6] [7]che porterà la stessa azienda sanitaria ad essere sciolta per infiltrazione mafiosa.

Il suo racconto ( è anche scrittore) è sull'Asp Reggio CALABRIA," non c'erano carte", non c'erano bilanci,  doppi pagamenti, tripli pagamenti e il commissario tutti i giorni si trova aggredito da sindacati, magistrati e persone.
Un gruppo di dipendenti era stato messo a spulciare tra i pagamenti pagati due volti, sedi in Lombardia, disse che avrebbe mandato tutto in Procura, racconto a Calabria Extra in un video.

Gli anni della malagestione forse risalgono al 2000 afferma Gioffrè.

Contabiità particolare e non solo nella sanità.

la Regione Calabria secondo  il presidente della Corte dei Conti, Vincenzo Lo Presti, sarebbe passata per una lettura “creativa” di crediti e debiti iscritti nei libri contabili, dove i primi risultano sovrastimati (cioè compaiono soldi che non si potranno mai riscuotere per prescrizione, per morte o per sopravvenuta insolvenza del debitore), mentre i secondi sono sottostimati (essendo iscritti “in misura inferiore a quella effettiva o, in qualche caso, non riportandoli affatto”) come riportato da Bussinsider., nella sostanza l bilancio della regione guidata dal Pd Gerardo Mario Oliverio, detto “Palla-Palla”, risulta “alterato”.

Pesano sulla gestione sanitaria anche i ritardi nei pagamenti: 23.265.175  (anno 2018) e 38.358.052,11 per il 2016 e di 51.165.848,73 euro per il 2017.

Si è arrivati alle spese correnti fino al  2018, sono pari a complessivi 2,9 miliardi.

Gerardo Mario Oliverio è corso ai ripari con tagli con la Legge regionale n. 3 del 13 gennaio 2015, “Misure per il contenimento della spesa regionale”, salvo piu' avanti l 25 giugno 2019 il Consiglio regionale decide di apportare alcune piccole modifiche lessicali ed per escludere dai tagli tutte le “aziende, agenzie ed enti collegati a qualsiasi titolo alla regione”, nonché le “commissioni e comitati nominati dalla regione”, portando ad un aumento della spesa.

Nuovo intervento della Corte dei Conti:

“I debiti non vanno nascosti tra le pieghe delle scritture contabili, come la polvere sotto il tappeto”, conclude il presidente Lo Presti, “ma vanno fatti emergere e saldati".

Nella sostanza clientelismo e politica, affari e sperperi hanno portato la Calabria è al penultimo posto in Italia per i livelli di Assistenza, i LEA.

I calabresi vanno a curarsi al Nord e questo incrementa ulteriormente le spese e i deficit.