Roma, moria di pesci nel Tevere
A Roma, l’amministrazione Raggi non ci ha privato proprio di nulla
Centinaia di pesci morti stazionano da giorni sulle rive senza che nessuno intervenga: è emergenza sanitaria
Tevere: il pesce è indigesto per il Campidoglio
“A Roma, l’amministrazione Raggi non ci ha privato proprio di nulla, da ultima l’incredibile moria di pesci del Tevere. Sono centinaia le specie morte: carpe, cefali, pesci siluro e da una settimana coprono le rive del fiume. Un problema sanitario e ambientale che deve essere risolto subito.” Lo dichiara il candidato della Lega in Campidoglio Michel Maritato, in tandem con Simonetta Matone, che si chiede:
“Gli sportivi lungo la banchina, i clienti di bar e ristoranti dell'Estate romana sul fiume e i turisti che attraversano il ponte sono costretti a tapparsi il naso e a scappare. Chi è intervenuto finora? A oggi nessuno.
Assistiamo al completo scarico di responsabilità tra Roma Capitale, Ama che non ne vuole sapere, la Regione che ribatte sulle competenze dell’amministrazione capitolina. Il solito teatrino Raggi-Zingaretti che, questa volta non ha motivo di essere perché con la vicenda si configura una vera e propria emergenza sanitaria in pieno centro di Roma.” Maritato si interroga ancora sulle probabili cause e sulle conseguenti responsabilità: “Vorremmo sapere se questa strage sia riferibile, in qualche modo alle nefandezze edilizie perpetrate negli anni a Roma, come ad esempio l’interramento di tutto il reticolo secondario dei fossi, che ha provocato uno squilibrio di tutto il sistema idrico. Se a ciò si aggiunge – insiste il candidato - l’incuria delle strade e dei tombini, pronti a collassare a ogni acquazzone sulla Capitale, il quadro è chiaro. Ci chiediamo cosa venga riversato nelle acque reflue e vogliamo risposte sulla tenuta degli impianti di depurazione, sovraccarichi per l’impatto della inarrestabile colata di cemento sulla città.”