Roma, grande adesione alla manifestazione di Air Italy
In nome della liberalizzazione del mercato italiano abbiamo assistito al fallimento di tutte le compagnie aeree italiane preesistenti
Air Italy: grande partecipazione alla manifestazione nazionale di questa mattina in Piazza Montecitorio a Roma.
Gli ultimi vent'anni hanno determinato l'azzeramento dell'industria dell'aviazione civile italiana. In nome della
liberalizzazione del mercato italiano abbiamo assistito al fallimento di tutte le compagnie aeree italiane preesistenti o nate nel mentre, ... e sono tantissime! Le cause sono molteplici, ma molte riconducibili a tre principali fattori: 1) inadeguatezza delle regole del settore, vetuste a fronte della crescente aggressività a cui il mercato del trasporto aereo è stato sottoposto; 2) assenza di controllo da parte degli enti preposti;!3) totale 'distrazione' da parte dei Governi che succedutisi e che mai hanno percepito l'importanza per l'economia del Belpaese di questo nevralgico comparto industriale, che è stato così lasciato depredare.
A febbraio di un anno fa e' stata messa in ginocchio una delle compagnie più gloriose: Air Italy.
Nata Alisarda, poi chiamata Meridiana, è divenuta Air Italy in seguito al matrimonio con Qatar Airways, un sodalizio rivelatosi mortale. Air Italy è stata messa in liquidazione 'in bonis' improvvisamente, senza alcun preventivo confronto con le istituzioni, con ciniche modalità che stanno facendo scuola e tali da esser già prontamente adottate da altre imprese.
Nei due anni precedenti alla messa in liquidazione e' apparsa sempre più evidente la gestione suicida della compagnia, dolosamente portata avanti da un management inadeguato. A nulla sono valse le ripetute richieste di intervento da parte delle Organizzazioni Sindacali inviate ai ministeri competenti. Gli accordi del 2016 erano stati infatti sottoscritti anche dagli stessi Ministero dei Trasporti, Sviluppo economico e Ministero del Lavoro di allora, e questi stessi dicasteri avevano la responsabilità di monitorare la gestione del progetto nel quale era entrato Qatar Airways.
Air Italy ha molti primati.
Quelli blasonati: 56 anni di aviazione civile, milioni di passeggeri trasportati e zero incidenti, caso unico nella storia dell'aviazione civile e riprova della sua eccellenza e delle altissime professionalità che la compongono.
Per 30 anni la II compagnia aerea italiana, sempre privata ed evolutasi fino a comporsi di tre aziende ( ALISARDA/Meridiana, EuroFly, Air Italy)
Oggi invece matura dei primati inquietanti:
I^ azienda del T.A. Nazionale a trovarsi in ginocchio contemporaneamente all'avvento del COVID. Air Italy sarà la prima compagnia a esaurire gli ammortizzatori sociali il 30 giugno prossimo e senza possibilità di proroghe, perché l'investitore, lo stesso che ha causato il fallimento del rilancio di Air Italy e improvvisamente ne ha decretato la messa in liquidazione, ha una priorità: dissolvere l'azienda e liberarsi il prima possibile dei propri 1500 lavoratori.
Air Italy sara' la prima azienda dell'era COVID a fare i conti con l'abolizione del blocco dei licenziamenti. Anche in caso di proroga di tale indispensabile strumento di tutela, questo paracadute potrebbe non aprirsi per i 1500 lavoratori di Air Italy, poiché la condizione in cui sono stati proiettati li rende incompatibili con la proroga, salvo specifici interventi per la condizione dei 1500 lavoratori di Air Italy e che vanno conquistati. Tutto ciò determina il potenziale primato più drammatico: la prima azienda che produrra’ i primi reali, concreti 1500 licenziamenti determinati dal collasso del T.A.
Altro curioso primato (ex equo con Piaggio): I^ azienda italiana usata da un investitore straniero (Qatar Airways) per logiche che nulla hanno a che fare con il trasporto aereo. Serviva aggirare la V libertà dell’aria, quella che non consente a compagnie aeree orientali di volare da/per gli USA. AIR ITALY e' stata quindi usata come cavallo di Troia fin quando Qatar Airways non ha ottenuto gli accordi commerciali con gli USA che le servivano. Un minuto dopo si è letteralmente liberata del giocattolo Air Italy, resa già agonizzante da una dolosa e pianificata maldestra gestione.
Il conto oggi lo pagano le 1500 famiglie dei dipendenti, oltre ai riflessi sull'intero indotto. Grazie infinite ai Segretari Generali di CGIL e UIL, alle stesse Segreterie Nazionali di categoria per questo importante evento e per l'enorme sforzo che stanno sostenendo a tutela di questo strategico comparto.
A tutti costoro rinnoviamo l’accorato appello da parte dei 1500 lavoratori di Air Italy: ‘aiutateci ad evitare lo scempio, la mattanza sociale che si sta per materializzare in Air Italy.
Rosario Cacciuottolo
Coordinatore UIltrasporti
Assistenti di Volo Air Italy