Roma, dr. Antonio del Greco: la via della droga in mano agli albanesi

Antonio del Greco: sue le indagini su alcuni dei più grandi casi di cronaca nera degli ultimi anni, tra cui l’omicidio del “Canaro” alla Magliana, la cattura di Johnny lo Zingaro, il delitto di via Poma, la Banda della Magliana.

Roma, dr. Antonio del Greco: la via della droga in mano agli albanesi
dr. Antonio del Greco

Sul caso di specie, abbiamo sentito uno dei nostri esperti di fiducia, Ennio Pietrangeli, esperto di terrorismo, sicurezza e criminalista, il quale ha già in passato prodotto informative, sulla mafia nigeriana, sulla criminalità romana, sul terrorismo, condividendo ampiamente la linea del dr. Antonio del Greco, che stima come investigatore definendolo sbirro nel senso massimo del termine, concordando proprio sulla diffusione di quelle aree grigie che vanno ad interessare proprio un target di futuri clienti, con la stessa tecnica che usavano ai tempi delle figurine, questi criminali della peggior caratura.

Purtroppo tutto ciò risale da una mala gestio pluriennale dettata da scarsa visione istituzionale, basti pensare alle carenze di organico a cui non si è nemmeno fatto fronte con le sentinelle urbane, come ad esempio le GPG-IPS, in quanto anche le sole segnalazioni di spaccio per lo più non vengono lavorate, quando illo tempore le notizie di Polizia erano la base delle investigazioni e di chi ama ed amava un certo tipo di lavoro.


A me hanno insegnato che è sempre meglio un intervento a vuoto che uno in caso di atto criminoso, perché nel primo si fa prevenzione, nel secondo constatazione, nemmeno repressione.

Italia, Olanda, Belgio, Francia, Svizzera, Germania sono solo alcuni dei paesi in cui il cartello dei trafficanti si muove, nonostante i tanti successi delle operazioni di Polizia e Carabinieri italiani.

Tra i tanti gruppi criminali mondiali oltre a Ndrangheta, Mafia e Camorra, un ruolo importante e in via di crescita, è la mafia albanese.

 In  seguito ai colpi pesanti nel mercato romano, determinati dall'efficienza delle forze dell'Ordine, si è creato uno spazio di "mercato" che i criminali albanesi stanno occupando.

Un allarme ripreso e indicato da un uomo di grande esperienza e professionalità, e Direttore Operativo di Italpol Vigilanza, interessante la sua intervista a DIRE.
Sue le indagini su alcuni dei più grandi casi di cronaca nera degli ultimi anni, tra cui l’omicidio del “Canaro” alla Magliana, la cattura di Johnny lo Zingaro, il delitto di via Poma, la Banda della Magliana.

Autore insieme a Massimo Lugli di "Città a mano armata", "Il Canaro della Magliana" e "Quelli cattivi"

che commenta così gli ultimi avvenimenti:

"Questa ascesa , evidentemente favorita dalla perdita di potere , conseguente ai numerosi arresti, dei gruppi malavitosi ostiensi facenti capo, a loro volta , a "cosa nostra" e alla " camorra ", e dall' ormai ridimensionato clan degli Spada, sta consentendo agli albanesi di mettere in pratica il loro piano espansionistico sul territorio del litorale.

Anche l'omicidio di Fabrizio Piscitelli, più noto come Diabolik, capo indiscusso degli ultras ed il più recente agguato a colpi di pistola nei confronti di un albanese sulla spiaggia affollata di Torvajanica, potrebbero inquadrarsi in tale contesto criminale. E' iniziata un'altra guerra di bande?"