Re Magi o Befana?

L'Epifania tutte le feste porta via

Re Magi o Befana?
Fotografia, Casey Horner

6 Gennaio 2021

Le festività natalizie possono essere interpretate da due punti di vista diversi, quello sacro e quello piu’ laico, questo anche in riferimento al 6 Gennaio, chiamato Epifania o Befana.

Il termine Epifania deriva dal greco e significa manifestazione, apparizione.

In questo giorno si celebra infatti la prima manifestazione di Gesù all’umanità.

I Re Magi si incamminano verso Betlemme guidati dalla Stella Cometa, portando in dono con sé oro, incenso e mirra, e arrivano 12 giorni dopo il Natale ad omaggiare il Salvatore.

Secondo il Cristianesimo la nostra vita è un lungo viaggio, che alla fine dovrebbe portarci all’incontro con Gesù nell’eternità.

I credenti spesso intraprendono pellegrinaggi di vario tipo, solitamente sono percorsi che portano a santuari dopo un cammino più o meno lungo.

Come i Re Magi i pellegrini fanno un sforzo fisico in un cammino che li porta a analizzare la propria vita, i propri errori e i propri auspici per un futuro migliore.

Arrivati alla fine del loro percorso si sentono purificati e raggiungono una maggior consapevolezza di sé stessi e di quello che li circonda.

Solitamente fanno un voto al santo o alla figura sacra a cui hanno dedicato il viaggio, con la speranza di vedere realizzato un determinato obiettivo nella propria vita.

Da un punto di vista più laico invece il 6 Gennaio si festeggia la Befana.

Il termine Befana, che indica una tradizione folcloristica, è comunque una correzione lessicale del termine Epifania, che corrisponde all'aspetto sacro di questa festività, l'apparizione di Gesù al mondo.

Storicamente questo culto nasce nel mondo celtico con la figura di Perchta, che rappresenta la natura invernale.

Ai tempi dei Romani esisteva Diana, la Dea lunare della vegetazione e della cacciagione.

C'e' stato anche il mito di figure femminili che volavano sui campi per la fertilità, oltre a riti propiziatori pagani legati all’agricoltura.

La Chiesa Romana del IV Sec. ha poi condannato tutti i riti pagani.

Nel Basso Medioevo è iniziata la credenza che la Befana fosse un’anziana signora senza denti, con naso adunco e pelle raggrinzita, un foulard in testa e una scopa con cui volava in cielo, e che regalava ai bimbi buoni dei doni, frutta secca e giocattoli, mentre a quelli cattivi aglio o carbone.

A Brescia e Bergamo c'è il culto di Santa Lucia : la notte del 13 Dicembre Lucia porta ai bimbi buoni dei dolci e a quelli cattivi del carbone, esattamente come la Befana.

Qualcuno associa la Befana anche a Babbo Natale.

Ma a parte questi cenni storici, il 6 Gennaio le donne si augurano l’un l’altra "Buona Befana", scherzando in relazione al fatto che questa famosa vecchietta non sia proprio bellissima da vedere.

In realtà è liberatorio darsi questo epiteto, è come se oggi potessimo concederci il lusso di non essere perfette come sempre, come invece la società ci impone.

Per andare a lavorare, uscire con il fidanzato o con le nostre amiche, dobbiamo sempre essere in ordine, oggi invece può non essere così.

C'è stato persino un tentativo di cristianizzare la Befana, secondo il quale i Re Magi avrebbero intrapreso un viaggio verso Betlemme e per strada avrebbero chiesto informazioni ad una vecchia, insistendo perché lei li seguisse fino alla grotta.

La vecchia rifiutò ma in un secondo momento si pentì, allora riempì un sacco di doni e uscì in cerca dei Re Magi, senza piu’ trovarli.

Iniziò allora a bussare alle porte delle case sul suo cammino, lasciando i  doni ai bambini come fossero Gesù.

Che sia un Re Magio, la Befana, o chi altro a fare un regalo, la felicità del bimbo che lo riceve non ha prezzo !

Anzi è il bimbo stesso il dono più grande!

Francesca Cavellini