Porlezza, il mistero della locomotiva sommersa

Il fabbricato dell'officina, che sorgeva a poca distanza dal corso d'acqua, fu tagliato in due.

Porlezza, il mistero della locomotiva sommersa

IL MISTERO DELLA LOCOMOTIVA SOMMERSA - PORLEZZA (CO)

Riposano in silenzi spettrali, negli abissi del lago. Sono le migliaia di relitti dei tipi più svariati (imbarcazioni ma anche armi, automezzi, attrezzature), antichi e moderni.
La storia narra che nella notte tra il 21 ed il 22 agosto 1911, un violento nubifragio si scatena sul Ticino e sulla parte Italiana del Lago di Lugano; le precipitazioni sono talmente forti da far tracimare il torrente Rezzo, che inonda l’area di Porlezza e, in particolare, la stazione ferroviaria della linea “Menaggio – Porlezza”.
Il fabbricato dell'officina, che sorgeva a poca distanza dal corso d'acqua, fu tagliato in due.
Due locomotive in riparazione furono travolte. Una terza venne poi trascinata nel lago dalla furia della corrente. Dovrebbe essere un modello a vapore, a scartamento ridotto, costruito negli anni Ottanta dell’800 alla Maschinenfabrik Esslingen, alla periferia di Stoccarda. Nel 2007 il locomotore scomparso tornò alla ribalta delle cronache, grazie all’associazione sportiva di Milano “Deep World”, capitanata da Massimiliano Pellegrini che, dopo approfondite ricerche, studi e indagini sul luogo del disastro, circoscrisse l’area dove avrebbe potuto giacere la locomotiva. Era l’aprile del 2007.
Già nel 1998 era stata organizzata una prima spedizione di ricerca, alla quale avevano partecipato, soprattutto, sub della zona. Le operazioni sono complicate anche perché il torrente Rezzo, in questi anni, ha depositato molto materiale inoltre le correnti subacquee sono stravaganti e potrebbero aver spostato anche molto lontano persino un oggetto ingombrante e pesante come la locomotiva. Abbiamo però la certezza che quella macchina sia finita nel lago e quindi non ci arrendiamo.
Ce n’è abbastanza per alimentare il mito e per segnare sulla mappa del territorio lariano una nuova Atlantide dopo quella di Lenno, dove da tempo sono riprese le ricerche della leggendaria chiesa sommersa (di cui a breve vi riparleremo....).
Da allora, seppur senza risultati, sub e speleologi esperti si sono immersi più volte alla ricerca del prezioso cimelio, ma i fondali limacciosi non hanno permesso di individuarlo. La leggenda vuole che, nelle notti in cui le piogge sono molto violente, si sentano il fischio della locomotiva e la campanella del capotreno.

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