Piemonte approva legge per la parità retributiva uomo-donna

“Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità” deve diventare realtà

Piemonte approva legge per la parità retributiva uomo-donna
Andrea Cane

Piemonte. Il Consiglio regionale approva all'unanimità la proposta di legge per la parità retributiva e il sostegno all'occupazione femminile

Il parlamento regionale piemontese di Palazzo Lascaris, oggi non ha avuto dubbi, la Proposta di legge regionale 101, “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità” deve diventare realtà. È stata votata all’unanimità questo pomeriggio dopo essere stata licenziata senza riserve anche dalla I Commissione come nuovo strumento legislativo a supporto delle donne che lavorano, il relatore di maggioranza è stato Andrea Cane della Lega Salvini Piemonte.

“Nel 2021 ancora tante troppe persone violano il principio della parità di genere con una retorica maschilista discriminatoria – ha rammentato al Consiglio regionale riunito il Consigliere regionale Cane - e una delle discriminazioni, tutt’altro che retorica, è la differenza di trattamento economico. La proposta di legge vuole dare un supporto concreto per superare questo divario di genere favorendo imprese pubbliche private con meno di 100 dipendenti, con sede legale e operanti in Piemonte che diffondono i dati relativi alla tutela della maternità alla formazione e alla promozione professionale, alle iniziative per conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro, ai passaggi di categoria, di riconoscimento della qualifica professionale e di retribuzione effettivamente corrisposta creando un apposito registro di imprese, al fine di dare visibilità ai comportamenti virtuosi”.

“Nel testo legislativo – ha concluso prima della votazione il leghista Andrea Cane - abbiamo disciplinato misure per contrastare l’abbandono lavorativo delle donne, il fenomeno vergognoso delle dimissioni in bianco e il licenziamento delle donne che si trovano nel periodo compreso tra il congedo di maternità obbligatorio e il primo triennio dopo il parto; ci siamo impegnati a sostenere e valorizzare quelle imprese che assumeranno donne con contratti di lavoro a tempo indeterminato. A queste la Regione riconoscerà una riduzione consistente dell’aliquota Irap ed un punteggio aggiuntivo nella valutazione dei progetti per avvisi e bandi regionali. Non volevamo che questa opportunità fosse solo un bel fregio per quest’aula ma abbiamo lavorato, maggioranza e minoranza, ad uno strumento in linea con le attuali esigenze e le future dinamiche del lavoro, affinché uguaglianza retributiva, parità di trattamento, ma anche smart working e solidità contrattuale vadano a creare un substrato significativo per il futuro prossimo e venturo delle famiglie piemontesi”.