Palermo ricorda le vittime della strage di via D'Amelio
Sono passati 28 anni ma il ricordo di quel giorno è ancora vivo in ognuno di noi.
Palermo ricorda le vittime della strage di via D'Amelio
Sono passati 28 anni ma il ricordo di quel giorno è ancora vivo in ognuno di noi. Il 19 luglio 1992 il giudice Paolo Borsellino fu assassinato a Palermo insieme ai poliziotti della sua scorta: Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina, Agostino Catalano e Vincenzo Li Muli. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo che rimase gravemente ferito.
Quella domenica il magistrato stava andando a far visita alla madre, in via D’Amelio. Alle 16.58 l’esplosione di una Fiat 126, imbottita con 100 chili di tritolo, travolse il magistrato e i poliziotti di scorta, distruggendo decine di auto e provocando gravi danni agli edifici della via.
Il giudice aveva 51 anni, era stato nominato procuratore aggiunto di Palermo prendendo il posto del suo collega e amico Giovanni Falcone, anch’esso ucciso dalla mafia appena 57 giorni prima, insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Oggi sul luogo della strage di via D’Amelio c’è un ulivo, piantato lì in ricordo delle vittime.
Anche quest’anno la questura di Palermo si raccoglierà per rinnovare la memoria del sacrificio di coloro che hanno perso la vita in quella strage.
Domenica, alle 9.30, si terrà la deposizione delle corone di alloro sulle tombe del giudice Borsellino e degli agenti Claudio Traina, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano, presso i cimiteri Santa Maria di Gesù e Santa Maria dei Rotoli di Palermo.
Alle 18.30 è prevista una cerimonia commemorativa, con la deposizione di corone di alloro in ricordo dei Caduti, presso l’Ufficio scorte della Questura.
Subito dopo, alle 19.30, sarà celebrata una messa in suffragio delle vittime, officiata dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Lorefice.
Alle 20.30 inizierà l’evento organizzato dalla Questura per ricordare i caduti nella strage. Sarà possibile seguire la diretta sulle pagine Facebook della questura di Palermo e dell’Agente Lisa.
Sarà un momento dedicato al ricordo, che si svolgerà proprio di fronte alla Questura, in Salita Antonio Manganelli.
L’evento, che sarà aperto dal saluto del questore di Palermo Renato Cortese e condotto dalla giornalista del Tg2 Manuela Moreno, avrà come colonna sonora le note suonate dall’orchestra del liceo musicale e coreutico “Regina Margherita”, diretta dal maestro Francesco Di Peri.
Si esibirà, inoltre, il coro formato dai bambini della scuola media statale “Sandro Pertini” e dell’istituto comprensivo “Giovanni Falcone” che intonerà la canzone “Siamo Capaci”, scritta da Roy Paci insieme a Giuseppe Anastasi, un canto di rinascita e speranza per il futuro della Sicilia.
Durante la serata l’attrice Pamela Villoresi leggerà un estratto dal libro “Ti racconterò tutte le storie che potrò”, di Agnese Borsellino e Salvo Palazzolo.
Anche Alessio Vassallo, che conosciamo per aver interpretato la serie televisiva “Il giovane Montalbano”, parteciperà all’evento. L’attore impersonerà il giudice Borsellino interpretando un passo dell’intervista marziana, insieme al giornalista Francesco Vitale, che l’ha scritta in collaborazione con il figlio del giudice, Manfredi Borsellino, vice questore della Polizia di Stato.
In programma anche la proiezione di un video realizzato dalla questura di Palermo in memoria dei caduti nella strage di via D’Amelio e un video saluto della cantante Giorgia.
A Sestu (Cagliari), inoltre, paese d’origine di Emanuela Loi, primo Agente della Polizia di Stato donna caduta in servizio, ci sarà una cerimonia in suo onore.
Alle ore 9.30 presso la Cappella del cimitero, il cappellano provinciale della Polizia di Stato Eugenio Cocco officerà la Santa Messa commemorativa alla presenza dei familiari e delle autorità civili.
Nella medesima mattina, nel comune di Villamassargia (Sulcis-iglesiente) si svolgerà la cerimonia di commemorazione delle vittime di mafia con l’inaugurazione di nuove vie della legalità, tra queste, una sarà intitolata a Emanuela Loi.
Sergio Foffo