Nasce il Coordinamento Nazionale delle Professioni Sanitarie
Fsi-Usae: “In questo paese il nostro lavoro è poco considerato e male pagato, ma questo è il momento giusto per cambiare le cose. Diamoci da fare.” E’ l’invito del Segretario Generale
Nasce il Coordinamento Nazionale delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione Fsi-Usae: “In questo paese il nostro lavoro è poco considerato e mal pagato, ma questo è il momento giusto per cambiare le cose. Diamoci da fare.” E’ l’invito del Segretario Generale.
La prima riunione del neo costituito Coordinamento Nazione (Fsi-Usae CNPSTRP) è servita a fare il punto sul particolare momento politico, professionale e contrattuale che attualmente vivono tutti i professionisti sanitari ma, come ovvio, con un focus particolare alle 19 figure che sono riunite nell’ordine TSRM-PSTRP (fra i primi 3 per numero di iscritti in Italia) e che costituiscono il mondo delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione.
Il momento infatti è topico: per Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico, Tecnici di Neurofisiopatologia, Fisioterapisti, Logopedisti, Ortottista - Assistente di Oftalmologia, Dietisti,Tecnici della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Tecnici Audiometristi, Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva, Tecnici della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, Assistenti Sanitari, Tecnici di Riabilitazione Psichiatrica, Terapisti Occupazionali, Educatori Professionali, Tecnici Audioprotesisti, Tecnici Ortopedici, Igienisti Dentali e Podologi la pandemia sars-cov-2 ha messo a nudo tutte le carenze del sistema sanitario attuale e la carenza di adeguati dispositivi di protezione individuale li ha posizionati fra gli attori più esposti al pericolo di infezione.
"Sono pochi gli utenti italiani che conoscono le nostre professioni e che sanno quale sia il nostro contributo al Ssn, è per questo che in questo paese il nostro lavoro è poco considerato e male pagato” spiega il Segretario Generale Adamo Bonazzi, nel suo intervento di saluto agli intervenuti, e continua “le soddisfazioni economiche sono scarse a causa di un lungo blocco contrattuale seguito da un rinnovo contrattuale che non è stato in grado di recuperare la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni; ma l’insoddisfazione della categoria per l’attuale collocazione giuridica deriva dal fatto che nell’attuale classificazione non ha trovato adeguato riscontro la progressiva crescita culturale e professionale dei lavoratori, ma questo è il momento giusto per cambiare le cose. Diamoci da fare.”
Anche la commissione per la revisione del sistema di classificazione istituita dall’ultimo contratto, infatti, non ha ancora concluso il proprio iter e sembra avviata a chiudersi senza delineare soluzioni appropriate per le 19 figure delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione. Il Coordinamento che inizia oggi il suo percorso con le prima tranche di nomine di 9 componenti sarà presto implementato sino ad arrivare ad un massimo 25 componenti provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Uno dei primi impegni del neonato coordinamento sarà proprio quello di sensibilizzare le parti politiche istituzionali nazionali e regionali per procedere al più presto ad un cambio di paradigma nei piani sanitari con provvedimenti che diano adeguato spazio e dignità professionale alle nuove professioni sanitarie riconoscendone le competenze esclusive nell’organizzazione dei sistemi sanitari regionali anche attraverso una nuova e più puntuale dipartimentalizzazione. Rinviata invece alla prossima riunione con l’implementazione dei nuovi componenti la formazione delle specifiche commissioni che dovranno occuparsi delle varie specifiche tematiche professionali.