Milazzo, ucciso e bruciato per la pensione

Triste e truce episodio

Milazzo, ucciso e bruciato per la pensione

 

UCCISO E DATO ALLE FIAMME

PER RAPINARLO DELLA PENSIONE

Lo accompagna con lo scooter all’ufficio postale per fargli riscuotere la pensione (650 euro), al ritorno cambia strada per rapinarlo e lo uccide con undici coltellate. Per non fare scoprire subito il delitto, poi dà fuoco al cadavere e lo nasconde in una discarica. Il brutale omicidio viene scoperto quasi subito, ma l’assassino è stato arrestato ieri dai carabinieri, dopo quattro mesi di indagini e la visione di decine di migliaia di fotogrammi satellitari. E sono state proprio le riprese dal satellite che hanno rivelato giorno e ora del delitto, ma principalmente chi ne era stato l’autore.

Il tremendo omicidio è avvenuto a Milazzo ed è stato scoperto il 29 luglio scorso dagli addetti alla discarica che hanno avvertito subito i carabinieri. La vittima si chiamava Giovanni Salmeri ed aveva 73 anni,, il suo assassino è Ettore Rossitto di 56 anni.  Il coltello col quale il pensionato era stato ucciso è stato trovato accanto al cadavere. La dinamica dell’omicidio, in un certo qual modo, è stata ricostruita in virtù dell’autopsia eseguita sui resti semicarbonizzati del Salmeri, facendo pensare che il pensionato, per ricevere unidici coltellate, si sarebbe difesa strenuamente.

Dal momento del ritrovamento del cadavere, reso irriconoscibile dalle fiamme, i carabinieri hanno visionato 10mila ore di filmati satellitari, fino a focalizzare lo scooter a bordo del quale, prima dell’omicidio e nei pressi della discarica, si trovavano il Rossitto e il Salmeri. Identificata la vittima attraverso le immagini, i carabinieri, in virtù di un mazzo di chiavi rinvenuto sul cadavere, sono penetrati nell’abitazione del Salmeri, scoprendo che viveva in condizioni igieniche molto precarie. Successivamente i militari sono risaliti al Rossitto che da ieri si trova rinchiuso nelle carceri mandamentali, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

gam