Luxardo con i suoi 200 anni entra nell’associazione ‘Les Hénokiens’

La distilleria Luxardo festeggia i suoi 200 anni, e questo anniversario le consente l’entrata ufficiale nella prestigiosa associazione ‘Les Hénokiens’, che riunisce le pochissime aziende mondiali che possano soddisfare i requisiti di longevità, e cioè che abbiano almeno 200 anni di storia, di continuità, poiché la proprietà deve sempre essere rimasta nella stessa famiglia, e di solidità finanziaria.

Luxardo con i suoi 200 anni entra nell’associazione ‘Les Hénokiens’

Con l’ammissione della Luxardo le aziende socie raggiungono quota 51 nel mondo, 13 delle quali sono italiane.  

“Siamo onorati di essere oggi diventati membri di Les Hénokiens, - commenta Franco Luxardo, senior partner di Luxardo S.p.A. - una conferma di prestigio che dà ulteriore valore alla pertinacia che la nostra famiglia ha saputo con coraggio dimostrare con azioni determinanti, slanci costruttivi e svolte decisive nel corso della sua storia. Si tratta di un risultato che pone l’accento sulla solidità dei princìpi che ci hanno sempre guidato e grazie ai quali siamo riusciti ad attraversare 200 anni e resistere nei secoli.”    

Creata nel 1981 in Francia, l'Associazione, che deve il suo nome al personaggio biblico di Enoch, cui si attribuisce una vita lunga ben 365 anni, ha il preciso obiettivo di accogliere al suo interno le aziende che soddisfino ai citati requisiti di longevità e di continuità, basandosi su una filosofia comune: il valore del concetto di impresa familiare, valida alternativa alle multinazionali economiche.

L'Associazione Hénokiens riunisce grandi e piccole dinastie industriali, realtà di impresa coinvolte in settori altamente diversificati, ciascuna delle quali porta con sé una storia affascinante, pur essendo profondamente radicata negli scenari economici del presente, navigando tra modernismo e tradizione, tra know-how ereditato dal passato e innovazione o diversificazione. Attualmente gli Hénokiens annoverano quindici aziende francesi, tredici italiane, dieci giapponesi, quattro tedesche, tre svizzere, due olandesi, due belghe, una inglese e una austriaca. 

L’associazione degli Hénokiens non è un business club: i suoi componenti, che appartengono alle più diverse categorie produttive, dai beni voluttuari all’industria pesante, dall’armamento navale all’agroalimentare, dall’alta tecnologia all’ospitalità, possono anche essere in competizione fra loro. Lo scopo del sodalizio non è né l’attività di lobby né lo scambio di servizi, bensì quello della circolazione di idee e dell’elaborazione di una comune piattaforma di valori ideali. 

Luxardo S.p.A., una delle più antiche distillerie esistenti al mondo, ancora oggi è interamente di proprietà della stessa famiglia. Fondata da Girolamo Luxardo nel 1821 a Zara, antica città veneziana sulle coste della Dalmazia, l’azienda si espanse rapidamente nell’Ottocento sui principali mercati fino a diventare una delle più importanti realtà industriali dell’Impero Asburgico. Ne sono testimonianza le innumerevoli medaglie conseguite alle principali esposizioni mondiali, che ancora oggi fregiano l’etichetta del suo prodotto più rinomato, il Maraschino Luxardo.   

Alla fine della Prima Guerra Mondiale Zara fu annessa al regno d’Italia, e nel ventennio successivo l’azienda Luxardo conobbe una straordinaria espansione diventando una delle prime distillerie italiane. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale venne completamente distrutta dai bombardamenti anglo-americani e nel contesto della ferocia dei partigiani comunisti del maresciallo Tito nei confronti degli italiani d’Istria e Dalmazia, ben tre componenti della famiglia vennero assassinati.   

 L’unico sopravvissuto, Giorgio Luxardo, con l’aiuto del giovane nipote Nicolò, riuscì con coraggio a riprendere l’attività nel 1947 ripartendo da zero, a Torreglia, in provincia di Padova, ai piedi dei colli Euganei.   

Oggi la distilleria Luxardo vanta una significativa presenza in 83 mercati mondiali. Attualmente sono attive la quinta, sesta e settima generazione, impegnate insieme a dare la dovuta continuità all’eredità lasciata da Girolamo Luxardo, preservando l’identità di un’azienda familiare indipendente.