Lo stigma del cattivo pagatore
Il sistema bancario augura un felice 2021 e con gli auguri è arrivata anche una nuova norma che massacrerà tutte le persone in difficoltà che, in questo nuovo anno, saranno tantissime.
Il sistema bancario augura un felice 2021 e con gli auguri è arrivata anche una nuova norma che massacrerà tutte le persone in difficoltà che, in questo nuovo anno, saranno tantissime.
Mentre da molte parti si lancia l’allarme sugli effetti economici e sociali della pandemia che cominceranno a sentirsi presumibilmente nella parte centrale di questo nuovo anno, da oggi entrerà in vigore una nuova normativa bancaria sulla gestione dei conti correnti '”in rosso”.
Le nuove regole prevedono che coloro che non riescono a far fronte ad un pagamento, anche di soli di 100 euro per tre mesi, verranno segnalati alla centrale rischi e marchiati in eterno come “cattivi pagatori” e non avranno più accesso al credito.
Banca d’Italia prova a rassicurare le persone in difficoltà specificando che l'introduzione del meccanismo bancario conseguente ad un regolamento europeo derivato da una proposta dell’EBA, l’European Banking Authority provocherà solo conseguente provvisorie.
Ma, come è ben risaputo, in Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio
Il meccanismo prevede che se un cliente avrà un arretrato per un importo superiore ai 100 euro e maggiore dell’1% rispetto al totale delle esposizioni verso una Banca scattano le segnalazioni alla centrale rischi e l’iscrizione automatica tra i “cattivi pagatori” con la conseguenza che la persona in difficoltà per un certo periodo di tempo non avrà più la possibilità di ricorrere a nessuna struttura creditizia.
La norma prevederebbe un periodo di attesa di almeno tre mesi per togliersi di dosso lo stigma, ma, salvo miracoli che al momento non sono né saranno in vista, se uno si trova nella situazione di non avere 100 euro per far fronte ad un impegno sarà molto difficile che in 90 giorni, in questo contingente, possa risolvere magicamente tutti i suoi problemi, saldare gli arretrati con l’aggiunta di eventuali penali e interessi e ritornare ad essere un “perfetto”pagatore regolare.
Il criterio per la riammissione alla bancabilità è che il miglioramento della qualità creditizia del cliente sia effettivo e permanente, quindi in questo scenario in continuo peggioramento ha tutta l’aria di una crudele presa per i fondelli.
La folla dei nuovi poveri, che diverrà sempre più folta nel corso del 2021, a differenza delle sacche di povertà esistenti, non avrà né le conoscenze né gli strumenti per poter superare con tutti i possibili aiuti esistenti il momento di crisi e annasperà in uno stagno in cui non ci sarà possibilità di miglioramento.
Quindi, nonostante, le rassicurazioni del sistema bancario che forse sono pensate per una realtà virtuale totalmente diversa dalla quotidianità delle persone reali, la norma darà una mazzata definitiva alle persone che si troveranno ad affrontare la difficoltà del restare senza reddito o con un reddito inadeguato.