La Ugl Salute dura con il Ministro Speranza
Giuliano: "Siamo stanchi di parole la sanità si rilancia con fatti concreti"
L’assoluta impreparazione dell’Italia di fronte alla pandemia ha portato allo scoperto tutte le falle di un sistema ormai al collasso. “E – dichiara il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano - mentre facciamo ancora i conti con tutti gli errori commessi dalle istituzioni che hanno messo in ginocchio la nazione, il Ministro della Salute Roberto Speranza snocciola numeri e continua a riempire l’aria di sole parole che non corrispondono ai fatti.
Oggi tra le tante è stato il turno dell’assistenza domiciliare, quella che se ci avesse trovati preparati al momento dell’esplosione delle diverse ondate della pandemia avrebbe di certo alleggerito la pressione verso gli ospedali, i pronto soccorso e le strutture. Sentire dalla voce del Ministro che 4 miliardi del totale previsto dal Pnrr saranno destinati a questo settore è incoraggiante ma auspichiamo che l’utilizzo, quando questo avverrà, non ripercorra gli errori gestionali del passato.
Di promesse in questi difficilissimi mesi ne abbiamo sentite fin troppe. Dalla messa in sicurezza degli operatori sanitari sui luoghi di lavoro, allo sblocco definitivo del turn over per avviare una nuova fase di assunzioni fino agli investimenti sulla medicina territoriale è stato un susseguirsi di proclami senza alcuna attuazione. Restano invece immutati, se non ingigantiti, i problemi di sempre. Mancano professionisti, si pagano stipendi inadeguati e sotto la media europea, non si pone mano al riammodernamento e potenziamento dell’edilizia sanitaria.
Chiediamo anche al Ministro Speranza dove si sia perso il tanto atteso infermiere di famiglia e comunità e cosa si stia facendo per dare adeguata dignità a figure importanti quali gli Oss e gli autisti soccorritori. Non servono risposte fatte ancora di numeri, cifre e proclami. Lavoratori e cittadini sono stanchi delle parole. È arrivato il momento, per rilanciare il SSN, di fatti concreti.
Come Ugl Salute vigileremo – conclude il sindacalista – perché neppure un centesimo dei 20 miliardi stanziati dal Pnrr per la sanità vada sprecato”.