La rivolta dei centri commerciali

lettera aperta a Regione Lombardia

La rivolta dei centri commerciali

APPELLO ALLA REGIONE LOMBARDIA DAL CONSIGLIO NAZIONALE DEI CENTRI COMMERCIALI

 Fa specie che vedere e sentire che nel mezzo della crisi si ripercorrano vecchie strade che non hanno portato molti benefici, anzi hanno messo inn ginocchio tanti che aspettano ancora la cassa integrazione, altri hanno chiuso.

Tra i tanti in difficoltà permanente, ci sono pure i supermercati, mezzo utilizzato dalle famiglie oltre agli acquisti, anche per fare quattro passi in sicurezza e al caldo ( al fresco in altri periodi).

Chiudere in certi giorni vuol dire aumentare la fila negli altri e ce le ricordiamo le file come se fossimo in tempo di guerra.

Non possiamo che condivere l'appello del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali:

Milano, 20 ottobre 2020  Roberto Zoia, Presidente del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, ha dichiarato: “Abbiamo appreso in queste ore di un’ipotesi di Ordinanza della Regione Lombardia per la chiusura il sabato e la domenica degli spazi della media e grande distribuzione, tra cui i centri commerciali. Vogliamo ribadire con forza che la sicurezza è sempre stata al primo posto nelle nostre strutture, fin dall’inizio del lockdown nel corso del quale abbiamo comunque garantito agli italiani i servizi di prima necessità, applicando da subito protocolli di sicurezza rigorosissimi. Quando poi i centri commerciali hanno riaperto tutte le attività, abbiamo ampliato le misure già implementate per tutelare al massimo la salute dei lavoratori, dei commercianti, dei fornitori e dei clienti. Da maggio ad oggi, si è iniziato ad intravedere qualche segnale incoraggiante di ripresa, risultato di sforzi immensi fatti dall’intero settore. Una nuova chiusura dei centri commerciali in Lombardia durante i weekend, che rappresentano il maggior introito - ossia circa il 20-30% del fatturato settimanale - e vedono il maggior livello di occupati, rischierebbe di porre un brusco freno a questo graduale percorso di recupero e mettere definitivamente in ginocchio un numero importante di attività commerciali in affanno ormai da mesi, generando una situazione drammatica dal punto di vista occupazionale. Si tratta di una proposta che ci preoccupa enormemente, considerato che proprio la Lombardia rappresenta almeno il 20% dei circa 140 miliardi di euro di fatturato che l’intero settore dei centri commerciali, incluso l’indotto, realizza annualmente nel territorio nazionale con 783.000 posti di lavoro”.

 

 

Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali

Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) è un’Associazione che riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholders, quali le proprietà, le società di servizi e selezionati retailers, collegati all’industria dei centri commerciali, dei parchi commerciali e dei Factory Outlets, costituendo l’unica realtà rappresentativa del settore.

Sono oltre 1.200 i centri commerciali presenti su il territorio nazionale che, con i loro 36.000 negozi (di cui 7.000 a gestione unifamiliare) registrano 2 miliardi di presenze annue. Particolarmente importante il volume d’affari totale dell’industria commerciale che con i suoi 139,1 miliardi di euro ha un’incidenza sul PIL italiano pari al 4%. Dal punto di vista occupazionale, solo i centri commerciali impiegano oltre 587.000 persone, senza considerare l’indotto che generano.