La baggianata della spoliazione dei centri storici  

Stasi: "La  nostra linea, sin dalla campagna elettorale, è quella di rafforzare i presidi istituzionali nei centri storici".  

La baggianata della spoliazione dei centri storici  

La baggianata della spoliazione dei centri storici  

Corigliano Rossano 29 Aprile tra le illuminate critiche che giungono praticamente dal primo giorno nei confronti dell’Amministrazione e del processo di fusione che ha istituito la nostra bellissima città, c’è quella della presunta spoliazione di un territorio degli uffici e dei servizi comunali.

Si tratta di una delle baggianate sistematiche e costanti con le quali si tenta di discreditare l’esecutivo in carica, ma soprattutto con cui si prova a cancellare decenni di responsabilità politiche di abbandono del territorio – per esempio dei centri storici – cercando di affibbiare tutti i problemi atavici della città alla fusione.

È bene invece che la comunità conosca la verità su ogni argomento, a partire proprio dalla questione degli uffici.

Quando ci siamo insediati il comune di Corigliano-Rossano aveva praticamente due uffici per ogni settore: due uffici tecnici, due uffici urbanistica, due uffici finanziari, due uffici ambiente e così via, con l’ovvio risultato di procedure diverse, mancanza di coordinamento, impossibilità di pianificazione.

Una situazione insostenibile, che rendeva difficile dare risposte coerenti ai cittadini.

Se a questa situazione si aggiunge che, tuttora, mancano all’appello almeno un centinaio di dipendenti di varie categorie (dirigenti compresi), e che l’emergenza sanitaria ha reso molto difficoltoso lo svolgimento dei concorsi per esame, si ha un quadro della situazione più complessivo.

La nostra linea fin dalla campagna elettorale è stata quella di non privare i centri storici di presidi comunali, per molte ragioni compresa quella di rimarcare la presenza istituzionale in luoghi importanti della nostra storia, della nostra cultura, ma anche potenzialmente della nostra economia.

In questa direzione va anche l’atto di indirizzo dell’esecutivo che individua Palazzo dell’Orologio come una delle sedi della Polizia Locale, essendo in Piazza del Popolo laddove (spero tra qualche giorno) si trasferirà anche la sede del Governo cittadino.

Complessivamente i presidi nei centri storici sono stati quindi rafforzati, ovviamente facendo quella operazione di unificazione di settori e servizi necessaria per un comune normale, e prevedendo sportelli di prossimità non solo nelle sedi dei centri storici, ma anche nelle attuali delegazioni comunali. Il tutto ovviamente sarà pienamente operativo quando termineranno i concorsi per le figure di front-office, comprese le delegazioni degli uffici anagrafe per le quali è in corso una procedura, tramite Centro per l’Impiego, per quattro operatori.

Attualmente nella sede di Palazzo Garopoli sono collocati l’area finanziaria, con gli uffici dei servizi finanziari ed il suo dirigente, gli uffici del patrimonio, l’ufficio Gare ed Appalti che diventerà Centrale Unica di Committenza, il settore Ambiente ed Energia, il S.U.A.P., gli affari generali (che saranno meglio sistemati nell’attuale area del Sindaco dopo il trasferimento a palazzo Bianchi).

Nel Palazzo Ex-Ghiacciaia sono sistemati gli uffici dell’area tecnica, quindi i Lavori Pubblici e parte dell’urbanistica, mentre l’altra parte insiste ancora nell’ex macello in attesa di terminare gli spostamenti. Nel palazzo di Santi Anargiri è collocata l'avvocatura, il settore Risorse Umane, il settore Politiche Europee. Altri settori oltre quello dei demografici, poi, sono collocati per scelta in più plessi: Reti e Manutenzione; Politiche di Promozione Sociale, che comprende Istruzione e Servizi Sociali, anche se ha la dirigenza collocata al Palazzo Garopoli come per il Se